Mercoledì 25 Dicembre 2024

Frutta e verdura: il 70% di quella statunitense è contaminata da pesticidi

Una ricerca evidenzia la presenza di residui di pesticidi su una vasta percentuale di prodotti freschi venduti negli Stati Uniti

Frutta e verdura

In base ai dati dell'annuale indagine condotta dall'Environmental Working Group, circa il 70% della frutta e della verdura prodotte negli Stati Uniti presenta residui di pesticidi, che non vengono eliminati nemmeno se i prodotti sono lavati prima di utilizzarli in cucina. FRUTTA E VERDURA: IL 70% HA RESIDUI DI PESTICIDI A seconda del prodotto preso in esame, sono stati riscontrati residui di un paio di pesticidi fino ad addirittura diciotto tipi diversi. Quello più dannoso, e purtroppo il più frequentemente rivenuto, è il Dacthal: classificato come possibile cancerogeno e per questo motivo bandito dall'Unione Europea. I CIBI PIÙ CONTAMINATI E QUELLI MENO Nel complesso, l'indagine sostiene che gli alimenti più a rischio sono fragole, spinaci e cavoli, ai quali si accodano uva, ciliegie, mele, patate e pomodori. Fra quelli meno contaminati da pesticidi troviamo invece avocado, mais, ananas, cipolle e cavolfiore. PESTICIDI E RISCHI PER LA SALUTE Al di là del Dacthal, sul cui potenziale rischio la comunità scientifica è abbastanza concorde, il possibile impatto negativo sulla salute dei pesticidi è oggetto di discussione. Non è infatti assodato a quanti pesticidi siamo esposti quotidianamente, né in quale quantità: un dato essenziale per cercare di comprendere l'influenza di uno o più di essi sul nostro benessere generale. Inoltre, non è chiaro in quale modo queste sostanze chimiche possano agire in modo combinato sull'organismo umano. Se però è vero che la comunità scientifica si interroga sul problema, è anche vero che in linea di massima si ritiene che una conseguenza negativa ci sia, a prescindere da quanto grave, e che siano nettamente più sani la frutta e la verdura prodotte con un intervento minimo di pesticidi (anche a costo di un aspetto esteriore meno bello e accattivante). Insomma, l'indagine dell'Environmental Working Group è un ulteriore monito a valutare con attenzione come ci nutriamo, qui da noi come anche durante eventuali vacanze negli Stati Uniti. Leggi anche: - In Australia nel 2050 non ci sarà più l'inverno - "L'aria inquinata uccide più persone delle sigarette" - I segreti del make-up: come truccare gli occhi in primavera