Martedì 31 Dicembre 2024

Perché i fondali marini stanno scomparendo?

La calcite, materiale base dei fondali oceanici, si sta dissolvendo a causa delle attività umane che inquinano. Si può rimediare?

L'eccesso di CO2 danneggia i fondali oceanici fino a farli sparire - foto 7maru

L'inquinamento dell'atmosfera ha ripercussioni anche sui fondali degli oceani. Lo racconta un nuovo studio condotto dai biologi delle università di Princeton e McGill, che hanno scoperto che il fondo marino sta iniziando a dissolversi proprio a causa delle attività umane. COME STANNO I FONDALI OCEANICI Un fondale marino in salute è costituito principalmente da calcite, sostanza proveniente dai resti decomposti di plancton e altri esseri che lo popolano. Ma i 525 miliardi di tonnellate di CO2 che (secondo l'Oceansonian's Ocean Portal) sono stati assorbiti dagli oceani dall'inizio dell'era industriale, hanno reso queste acque più acide fino al 30 percento in più rispetto a 200 anni fa. Si tratta del cambiamento più rapido mai visto in 50 milioni di anni nella chimica degli oceani. E gli effetti sono sempre più preoccupanti: l'aumento dei livelli di CO2 fa consumare velocemente la calcite, trasformando ad esempio alcune zone dell'Atlantico settentrionale, dove il materiale normalmente bianco del fondale è diventato marrone scuro. Negli oceani meridionali invece si assiste al fenomeno dello sbiancamento dei coralli, con gravi danni a tutto l'ecosistema e alla catena alimentare.

LA MANO DELL'UOMO NELLA DISTRUZIONE I ricercatori americani, nello studio pubblicato sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences, hanno preso in esame i più importanti database della chimica dell'acqua e hanno poi ricreato modelli in laboratorio per capire come si degenera la calcite. I risultati mostrano come la mano dell'uomo arrivi a incidere su questo processo in percentuali molto alte, dal 40 al 100%. Che comporta la dissoluzione dalla calcite e si sta verificando anche in fondali a bassa profondità. I prossimi passi sono quelli di una ulteriore analisi condotta sull'azione del biossido di carbonio sugli oceani, per capire quanto velocemente i fondali potrebbero dissolversi nei prossimi secoli.