Un approccio innovativo che punta a conciliare benessere personale, attenzione all’ambiente e innovazione tecnologica. È quello che emerge dall’ultimo rapporto di Mintel, piattaforma specializzata in ricerche di mercato, per quel che riguarda le principali tendenze in atto nel settore della bellezza, destinate ad affermarsi sempre di più nel 2025.
Uso intelligente dei prodotti
Un primo aspetto riguarda il modo in cui i consumatori cercheranno di riutilizzare alcuni prodotti in modo creativo per ottenere soluzioni personalizzate e risultati superiori. Alcuni esempi potrebbero essere l’impiego della vaselina usata per il cosiddetto slugging cutaneo, cioè come prodotto occlusivo che vada a sigillare gli step precedenti della pulizia e dell’idratazione del viso, così come creme e spray autoabbronzanti adoperati come se fossero bei bronzer per il trucco. Aumenterà anche l’uso di dispositivi in grado di fornire analisi e risultati istantanei, consentendo decisioni informate in tempo reale. L’uso di apparecchi beauty, un tempo apprezzati soprattutto in Asia, è ormai un fenomeno globale: app e device dedicati sono integrati nelle routine skincare di metà dei consumatori britannici e del 30% delle donne americane. In prospettiva, inoltre, l’ingresso nell’età adulta della Generazione Alpha, quella dei nati a partire dal 2010, trasformerà sempre di più il comparto beauty a colpi di intelligenza artificiale ed esperienze digitali, come le guide virtuali che mostrano in tempo reale i risultati dell’applicazione del make-up o di un taglio di capelli.
Rispetto ambientale
I consumatori vogliono sempre di più prodotti che non solo facciano ottenere ottimi risultati, ma che diano anche priorità alla responsabilità ambientale. I marchi e le aziende stanno puntando sempre di più su iniziative di sostenibilità fortemente innovative, in armonia con la natura. Verosimilmente, dunque, saranno sperimentate soluzioni radicate nella terra, con ingredienti per le formule di bellezza innovativi come le glicoproteine derivate dall’aragosta, altri bio-sintetici a impatto ambientale minimo e altri ancora derivati da pratiche agricole rigenerative e metodi di pesca ecologica. Si prevedono anche prodotti di skincare capaci di adeguarsi alle condizioni climatiche variabili, così come deodoranti o cosmetici che rilasciano molecole neutralizzanti in base alla temperatura corporea. Non si tratta solo di scegliere i prodotti giusti, ma anche di adottare uno stile di vita sano che includa una dieta equilibrata, un sonno di qualità e costante e regolare attività fisica.
Formule waterless
In base ad alcune stime diffuse dal WWF, entro il prossimo anno due terzi della popolazione mondiale potrebbero affrontare carenze idriche. A fronte di questa consapevolezza, il settore beauty intende fare la sua parte, proponendo sempre più soluzioni waterless, come detergenti in polvere che si attivano con poche gocce d’acqua, shampoo solidi e a secco. Sono idee che piacciono soprattutto ai giovani tra i 16-24 anni: il 24% di loro nel Regno Unito e il 28% in Francia acquistano già prodotti per l’igiene e la cura personale realizzati quasi senza componente idrica.
Bellezza rigenerativa
Nel 2025, la bellezza investirà ancora di più sul comfort e sul benessere emotivo, seguendo un po’ i principi del comfort food. Ingredienti, texture e prodotti evocheranno tempi più semplici e naturali, focalizzandosi su esperienze sensoriali che leniscono e nutrono e messi alla prova da rigorosi test scientifici. I brand dovranno adattarsi alla crescente tendenza del vivere lento, mettendo a punto i loro cicli di produzione e innovazione sulla base di modelli di consumo più sostenibili e consapevoli, per ridurre il consumo e per renderlo economico e conveniente. Tra gli altri aspetti in primo piano indagati dalla ricerca ci sarà l’intreccio tra neuroscienza e bellezza, con beauty routine che evocano la tranquillità di un ritiro in montagna o la serenità della natura attraverso profumi e texture. I marchi più all’avanguardia potrebbero offrire servizi di ultima generazione come la crioconservazione delle cellule. Indiscussa protagonista sarà la cosiddetta bellezza rigenerativa, che unirà sostenibilità, benessere psicofisico e longevità.