Una vecchina che vola su una scopa, portando doni e dolciumi ai bambini buoni e carbone o aglio a quelli cattivi: è la Befana, figura folkloristica assimilata alla festa religiosa dell'Epifania e celebrata in varie forme sin dal X secolo a.C. Ecco la sua storia, dalle origini ai giorni nostri.
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La Befana come personificazione della Natura
Secondo gli studiosi, le origini della Befana datano molto indietro nel tempo: alcuni parlano addirittura del X secolo a.C. e tutti i ricercatori concordano nel dire che almeno dal VI secolo a.C. è presente nei riti propiziatori pagani. In questo periodo è una personificazione della natura nel suo ciclo invernale e le celebrazioni in suo onore sono legate alla speranza che i raccolti dell'anno nuovo siano abbondanti. Da qui l'iconografia che la rappresenta come una vecchia, pronta appunto a cedere il passo a un nuovo ciclo naturale. Gli antichi Romani ereditarono i riti pagani e li integrarono nel proprio pantheon politeista, spesso identificando la Befana con la dea Diana: forse è nata in questo momento l'idea che volasse sui campi coltivati, in una sorta di usanza benaugurante.
La Befana e il Cristianesimo
Con l'avvento del Cristianesimo la Befana va incontro a un periodo turbolento: inizialmente viene giudicata, insieme a tutte le credenze pagane, come il frutto di influenze sataniche. Probabilmente nasce qui l'idea che sia una strega. Quasi contemporaneamente alla condanna si levano però voci che spingono verso un'assimilazione, come ad esempio quella autorevole di Epifanio di Salamina (315-403 d.C. circa). La posizione di Epifanio ha la meglio e la Befana, ripulita dagli elementi pagani e favolistici, viene sovrapposta alla ricorrenza dell'Epifania. Secondo una versione religiosa del suo mito, la Befana è una vecchia alla quale i Re Magi chiesero indicazioni sulla strada da seguire per raggiungere la grotta di Gesù. Dopo avere ricevuto le informazioni, i saggi la invitarono ad andare con loro a portare doni al Salvatore: lei rifiutò, ma poi si pentì, raccolse dei regali in un sacco e si mise a cercare i Magi. Non trovandoli decise di consegnare i doni ai bambini. Un ultimo dettaglio: non è chiaro quando l'iconografia abbia inserito la scopa, ma è probabile che sia un'aggiunta avvenuta nel Basso Medioevo e che sia legata all'idea della purificazione e della pulizia in vista della nuova stagione.