Giovedì 21 Novembre 2024
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Nuovo film del regista di Moonlight: 'Se la strada potesse parlare'

Dopo l'Oscar del 2017 Barry Jenkins torna a parlare (bene) della questione afroamericana. Il film esce il 24 gennaio: ecco info, trailer e recensioni

Una scena del film – Foto: Annapurna Releasing

Una scena del film – Foto: Annapurna Releasing

Giovedì 24 gennaio esce nelle sale cinematografiche italiane il nuovo film del regista e sceneggiatore Barry Jenkins ('Moonlight'): si intitola 'Se la strada potesse parlare' ed è un nuovo, ottimo esempio di come raccontare la complessa questione afroamericana su grande schermo. Tanto che ha meritato la nomination agli Oscar 2019 come migliore sceneggiatura non originale, accanto alle candidature per l'attrice non protagonista (Regina King) e la colonna sonora. Per approfondire: Nomination Oscar 2019, i candidati categoria per categoria SE LA STRADA POTESSE PARLARE, IL FILM 'Se la strada potesse parlare' è un dramma romantico ed è l'adattamento dell'omonimo romanzo scritto dall'afroamericano James Baldwin, pubblicato in patria nel 1974. L'adattamento è stato realizzato da Barry Jenkins, afroamericano classe 1979 che è diventato celebre a livello mondiale grazie al suo film precedente, quel 'Moonlight' che si è aggiudicato tre Oscar nell'edizione del 2017: miglior film, sceneggiatura non originale e attore non protagonista (Mahershala Ali, oggi candidato per il film 'Green Book'). SE LA STRADA POTESSE PARLARE: TRAMA E CAST La storia è ambientata negli anni Settanta, nel quartiere di Harlem, a New York City. I protagonisti sono due giovani afroamericani, Tish e Fonny, che si conoscono da una vita, si amano e pianificano un futuro insieme: quando lui viene ingiustamente accusato di uno stupro che non ha commesso, lei e la sua famiglia fanno di tutto per scagionarlo. Tish è interpretata da Kiki Layne, al suo primo ruolo importante, mentre Fonny ha il volto di Stephan James, che abbiamo visto nei film 'Race – Il colore della vittoria' e 'Selma – La strada per la libertà' e anche nella serie TV 'Homecoming' (che gli è valsa una nomination ai Golden Globes 2019 come migliore attore di una serie drammatica). La famiglia di Tish è composta da mamma Regina King ('Ray', 'Nemico pubblico'), da papà Colman Domingo ('Selma', 'Lincoln') e dalla sorella Teyonah Parris ('Dear White People'). Nella famiglia di Fonny spiccano la madre Aunjanue Ellis ('Men of Honor') e il padre Michael Beach ('Aquaman'). IL TRAILER PREMI E NOMINATION Oltre alle tre candidature agli Oscar 2019, già ricordate, 'Se la strada potesse parlare' è anche candidato a due BAFTA (sceneggiatura e colonna sonora) ed è stato candidato a tre Golden Globes (film drammatico, sceneggiatura e attrice non protagonista, premio poi vinto da Regina King). È stato anche inserito dall'American Film Institute nella lista delle dieci migliori pellicole del 2018. COM'È SE LA STRADA POTESSE PARLARE: IL PARERE DI CHI L'HA VISTO L'accoglienza da parte del pubblico e della critica è stata entusiasta, con medie voto comprese fra 8 e 9 decimi. Si riconosce a Barry Jenkins di avere saputo restare fedele al proprio stile (immagini lussureggianti e struttura narrativa non lineare) senza farlo diventare una scelta di maniera, ma invece innervandolo di forza drammaturgica. Agli spettatori italiani, estranei a cosa significa essere afroamericani negli Stati Uniti degli anni Settanta (ma anche di oggi), 'Se la strada potesse parlare' offre anche un duro e onesto squarcio sulle ingiustizie patite dai neri d'America, le ferite provocate loro e la forza necessaria per andare avanti nonostante tutto. Leggi anche: - Creed II, il film: Rocky cede il testimone - La favorita, il film con un cast stellare. Trama e trailer - Suburra stagione 2: ecco il trailer ufficiale