Il film Barbie sta avendo un enorme successo a livello planetario. Gli incassi a livello mondiale volano (settimana scorsa sfioravano gli 800 milioni di euro). E la bambola inventata nel 1959 e commercializzata dalla Mattel sta vivendo una “nuova primavera”. E non solo lei. Ma anche quello che è ha lei legato (come dimostra il caso dei sandali Birkenstock).
E sul web impazza la moda di trasformarsi in Barbie e Ken. Dopo il successo di Barbieselfie.ai (che non ha risparmiato le star mondiali compresi miliardari come Jeff Bezos e Elon Musk) dove caricando la propria foto si viene ritratti con il logo di Barbie come nella locandina del film, ora è la volta di BaiRbie.me.
In questo caso la foto caricata viene trasformata in un vero e proprio modello in plastica. Ognuno può dunque avere il “proprio sè” come se fosse una Barbie o un Ken.
Ma come si fa? Una volta raggiunta la pagina web BaiRbie.me basterà inserire una propria foto (scattandosi un selfie o caricandone una dalla gallerai del cellulare), decidere se si vuol essere trasformati in Barbie o Ken, e poi selezionare alcune caratteristiche: il colore dei capelli, quello della pelle e, eventualmente, l’etnia (facoltativo).
Bisognerà inserire un indirizzo e-mail, al quale BaiRBIE invierà un messaggio non appena il fotomontaggio è pronto per il download. Il sito propone anche una preview della trasformazione. Dopo qualche istante arriverà sulla posta elettronica un messaggio con l’allegato per scaricare la foto dal sito con la filigrana (gratis) oppure rimuovendo il logo BaiRbie.me al prezzo 1,99 dollari.
Ma è tutto chiaro e trasparente o ci sono dei rischi per gli utenti? Mentre il sito Barbieselfie.ai è direttamente collegato alla Mattel e alla Warner Bross, così non è per il sito BaiRbie.me. Sul sito in questione non vengono indicate specifiche relative alla gestione della foto inviata dall’utente, sulla privacy e sul luogo dove l’immagine sarà elaborata. Nonostante ciò molti utenti del web non sembrano resistere alla possibilità di avere il proprio duplicato Barbie o Ken. Nessuna specifica viene inoltre fornita sulla società che gestisce il sito e dunque a chi finirà l’eventuale pagamento.