Bali ha riaperto ai visitatori dall'estero a ottobre, ma ancora i turisti non sono tornati
I paesi che nei mesi scorsi hanno allentato le restrizioni per il Covid sono riusciti a salvare almeno la stagione turistica estiva. In altre parti del mondo è andata molto peggio: a Bali, una meta amatissima dai viaggiatori, quest'anno sono arrivati solo 45 visitatori internazionali. Nemmeno nel 2020, quando è esplosa la pandemia, il quadro era così drammatico: allora i turisti erano stati un milione, una cifra che già rappresentava un calo drastico rispetto agli oltre sei milioni del 2019. I dati sono confermati dall'ufficio statistico della regione, che riporta un "picco" di dodici ingressi a febbraio, zero da luglio a settembre, e due a ottobre (due anni fa erano mezzo milione), quando l'Indonesia ha riaperto i confini. Come riporta la CNN, l'aeroporto internazionale di Ngurah Rai, la principale porta di accesso all'isola dall'estero, è rimasto chiuso per gran parte dell'anno. A ottobre è tornato operativo, ma ancora non ci sono voli diretti dagli altri paesi. Atterrano solo aerei interni, perlopiù provenienti dalla capitale Giacarta. Non hanno aiutato le rigide restrizioni imposte dal governo agli ingressi in Indonesia, che prevedono una trafila di test, visti costosi, assicurazioni sanitarie obbligatorie e lunghe quarantene. A causa del timore per la variante Omicron, di recente
i giorni di isolamento forzato sono stati portati a dieci per chiunque entri nel paese, anche se vaccinato. Le misure adottate dal governo centrale sono motivate dall'impatto pesantissimo del Covid-19 in Indonesia, dove si sono registrati oltre quattro milioni di casi positivi e 140mila morti. La vaccinazione dei cittadini procede a rilento, con solo il 39% della popolazione che ha completato il ciclo vaccinale. Uno scenario ancora molto delicato, che ha spinto le autorità a muoversi con estrema cautela. Nel frattempo, senza l'ombra dei preziosi viaggiatori internazionali, a Bali le attività legate al turismo stanno rimanendo a galla grazie al palliativo dei visitatori interni, nella speranza che il 2022 possa riportare gli stranieri sulle splendide spiagge dell'isola.