Giovedì 2 Gennaio 2025
RITA BARTOLOMEI
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Magazine

Aurora boreale sulle Dolomiti, il lato oscuro dell’incanto. “Rischi anche per le rotte polari”

Mauro Messerotti, fisico solare dell’Inaf di Trieste: “Ecco quali sono stati i tempi e l’intensità della tempesta geomagnetica. Che cosa possiamo aspettarci”

Bolzano, 1 gennaio 2025 – Aurora boreale  in Italia, sulle Dolomiti, debole ma sempre di grandissimo fascino nella notte di San Silvestro. Fenomeno non paragonabile agli spettacoli che ci hanno regalato maggio e ottobre. Ma i social sono impazziti, anche perché quel cielo incantato pareva proprio un augurio per il 2025.

La storia per punti

Aurora boreale sulle Dolomiti, social impazziti

"Si sta accendendo una (per ora) debole aurora boreale. Tutti fuori a guardare e fotografare il cielo verso nord”, ha scritto l’astronoma dell’Inaf di Trieste Giulia lafrate, postando una foto della webcam del monte Faloria, vicino a Cortina. 

Aurora boreale sulle Dolomiti nella notte di San Silvestro
Aurora boreale sulle Dolomiti nella notte di San Silvestro

Abbiamo chiesto a Mauro Messerotti, fisico solare dello stesso Istituto,  che cosa possiamo aspettarci.

La tempesta geomagnetica e l’aurora boreale

"L’aurora boreale della scorsa notte è stata molto debole”, premette il professore, allungando la ‘o’ di ‘molto’ per far capire che si vedeva proprio poco, e le fotografie gli danno ragione. Ma come ci siamo arrivati? Ecco tutti i passaggi: “Una bolla di plasma dalla corona solare ha stressato il campo geomagnetico dando origine a una tempesta e iniettando particelle energetiche nel campo stesso. Quelle che poi, precipitando negli strati bassi della ionosfera, hanno provocato il fenomeno aurorale”.

I tempi della tempesta geomagnetica

"Il primo fronte della perturbazione – chiarisce Messerotti – è arrivato ieri pomeriggio alle 17, anche se era atteso in mattinata. Il successivo si è verificato fra il 31 dicembre e il 1 gennaio, fino all’1.30. Poi però l’attività geomagnetica è ripresa alle 3 di questa notte ed è ancora in corso. La tempesta è stata classificata per lo più sotto la classe G2, con qualche picchio di livello superiore, G3”.

"I problemi che può provocare (anche alle rotte polari”

C’è lo spettacolo in cielo ma non solo. Le informazioni sulla potenza della tempesta geomagnetica sono fondamentali anche per prevedere e valutare gli inevitabili “problemi per le comunicazioni Gps e per i voli, soprattutto per le rotte polari. Parliamo comunque, per queste intensità, di questioni che sono gestibili”.

Che cosa dobbiamo aspettarci

Ma possiamo aspettarci altre aurore boreali nei cieli italiani, anche nelle prossime ore? “Di fatto la risposta è imprevedibile – risponde Messerotti -. Alle 18 la tempesta si sta rinforzando anche se è sempre di classe G2. Da capire ora quale sarà l’evoluzione”.