Giovedì 26 Dicembre 2024
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Attacco a Mumbai, film sull'attentato terroristico

Dev Patel e Armie Hammer sono i protagonisti del film che racconta la storia vera dell'hotel Taj Mahal Palace: ecco info, trailer e recensioni

Una scena del film – Foto: Arclight Films

Martedì 30 aprile esce nelle sale cinematografiche 'Attacco a Mumbai', film che porta su grande schermo la storia vera dell'atto terroristico avvenuto a Mumbai, India, nel 2008 e che ha per protagonisti due attori noti come Dev Patel (visto in 'The Millionaire') e Armie Hammer ('Chiamami col tuo nome'). Si tratta di una pellicola che mescola dramma e thriller e che è stata accolta bene dal pubblico e dalla critica internazionali. Ecco tutto quello che c'è da sapere, compresi trailer e recensioni. ATTACCO A MUMBAI, IL FILM I fatti realmente avvenuti il 26 novembre 2008 sono stati raccontati in diretta dai media di tutto il mondo: nel 2009 è stato prodotto un documentario, intitolato 'Surviving Mumbai', che ha ripreso la cronaca di un anno prima e l'ha utilizzata come sfondo per concentrarsi sugli eventi avvenuti all'interno dell'hotel di lusso Taj Mahal Palace, uno dei dodici obiettivi dell'attacco coordinato condotto dai terroristi. Partendo da questo film, gli sceneggiatori John Collee e Anthony Maras hanno scritto la trama di 'Attacco a Mumbai'. Lo stesso Maras si è poi occupato della regia, realizzando in questo modo il suo esordio lungo. LA TRAMA La storia racconta di come un gruppo di persone comuni, ospiti e lavoratori dell'hotel, abbiano lottato insieme per la sopravvivenza, superando d'un balzo le differenze di provenienza geografica, status sociale, credo religioso e razza. A complicare i loro tentativi di salvarsi la vita c'è il fatto che la polizia locale non è addestrata né attrezzata per affrontare una minaccia terroristica come quella che sta investendo Mumbai e che occorre tempo perché le forze speciali arrivino da Nuova Delhli. IL TRAILER COM'È 'ATTACCO A MUMBAI', LE RECENSIONI Il forte impatto emotivo del film ha spinto gli spettatori internazionali a dirsi molto più soddisfatti di quanto lo siano stati i giornalisti, anche se il voto medio di questi ultimi si attesta comunque sopra la sufficienza. A motivare qualche dubbio è stata la spettacolarizzazione della violenza, un tema molto complesso, al cinema e non solo, e difficile da argomentare (perché il rischio è di fare un processo alle intenzioni, terreno assai sdrucciolevole). Resta però il fatto che la ricostruzione degli eventi è stata giudicata rispettosa di quanto davvero accaduto, un dettaglio che in questo caso è tutt'altro che secondario. Leggi anche: - Stanlio e Ollio, il bel film sullo storico duo comico - I fratelli Sisters, il film western che ha conquistato Venezia - Non sono un assassino, il film thriller con Riccardo Scamarcio