Nelle scorse ore aveva fatto il giro del mondo la notizia che l'astronauta Norishige Kanai era cresciuto in altezza di quasi 10 centimetri dopo tre settimane di soggiorno sulla ISS. L'annuncio, fatto dallo stesso Kanai su Twitter, aveva suscitato parecchio interesse, perché in condizioni di microgravità la colonna vertebrale si allunga al massimo di 3-5 centimetri. L'enigma scientifico ha però avuto vita breve: trattasi infatti di una involontaria fake news, causata da un non meglio precisato "errore di misurazione" del cosmonauta giapponese, che si è poi pubblicamente scusato.
RICAPITOLANDO: COSA È SUCCESSO
La spiegazione è tutta contenuta nel primo tweet di Kanai, che l'8 gennaio aveva cinguettato: "Buongiorno a tutti, ho un annuncio importante. Abbiamo misurato i nostri corpi dopo essere arrivati nello spazio e, wow, wow, wow, sono cresciuto di ben 9 centimetri! Mi sono allungato come una pianta al Sole in tre settimane, non mi succedeva dai tempi del liceo. Sono un po' preoccupato di non riuscire a sedermi sui sedili della Sojuz al nostro ritorno". L'ultima affermazione, condita in realtà da un pizzico di ironia, si riferiva al fatto che le misure impreviste avrebbero potuto causare problemi di spazio all'interno della navicella preposta a riportare sulla Terra l'equipaggio della ISS.
OPS, MI SONO SBAGLIATO
A più di un giorno di distanza, quando ormai la notizia era rimbalzata in ogni angolo del globo, l'astronauta del Sol Levante ha corretto il tiro, dichiarando che da quando è arrivato sulla base orbitante è in realtà cresciuto "solo" di due centimetri. Non è chiaro se la svista sia frutto di un errore di misurazione o di una banalissima conversione sbagliata (da pollici a centimetri), ma Kanai ha voluto comunque scusarsi "per la terribile fake news". Chiosando infine simpaticamente: "Sembra che riuscirò a entrare nella Sojuz, quindi mi sento sollevato".
PERCHÉ GLI ASTRONAUTI CRESCONO NELLO SPAZIO
Sulla Stazione Spaziale Internazionale la microgravità determina un rilassamento di muscoli e tendini, con conseguente distensione della colonna vertebrale, non più oberata del peso che deve invece sopportare sul suolo terrestre. Il risultato è una crescita in altezza di una manciata di centimetri; il cambiamento è tuttavia reversibile, dato che una volta rientrati a casa gli astronauti riacquistano progressivamente la loro taglia originale.
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