'Aspromonte - La terra degli ultimi', il bel film di Mimmo Calopresti
Valeria Bruni Tedeschi, Marcello Fonte e Sergio Rubini protagonisti del film che esce il 21 novembre: ecco tutto quello che c'è da sapere, compresi trailer e recensioni
Il cast di 'Aspromonte' (Foto: Fulvio Lucisano)
Se volessimo definire rapidamente il film 'Aspromonte - La terra degli ultimi' potremmo dire che si tratta di un racconto nostalgico, personalissimo e di forte impegno politico. Esce nelle sale cinematografiche giovedì 21 novembre ed è scritto e diretto da Mimmo Calopresti, apprezzato autore italiano grazie a titoli come 'La seconda volta' e 'La parola amore esiste'. Nel cast spiccano i volti di Valeria Bruni Tedeschi, Marcello Fonte, Sergio Rubini, Francesco Colella e Marco Leonardi.
'Aspromonte - La terra degli ultimi', tutto sul film
La trama è ambientata in Calabria nel secondo dopoguerra, per la precisione nel paesello di Africo, arroccato sull'Aspromonte: un luogo isolato da tutto e da tutti, senza elettricità e acqua corrente. Per migliorare la loro condizione, i paesani decidono di costruirsi da soli una strada che li colleghi al più vicino e moderno centro abitato: un'insegnante giunta da Como si unisce all'iniziativa, che però è osteggiata dal potere politico e da quello mafioso.
'Aspromonte - La terra degli ultimi' è l'adattamento dell'omonimo romanzo scritto da Pietro Criaco e pubblicato per i tipi di Rubbettino. La sceneggiatura è stata curata da Mimmo Calopresti insieme a Monica Zappelli, al suo terzo lungometraggio di finzione dopo 'Mi ricordo Anna Frank' (2009, passato direttamente in TV) e 'Uno per tutti' (2015).
Per comprendere il tono del film è importante sapere che Pietro Criaco è originario di Africo ed è emigrato in Piemonte, mentre Mimmo Calopresti è nato anch'esso in Calabria, a Polistena, ed è emigrato a Torino insieme al padre, che cercava di realizzare un futuro migliore per suo figlio. Sono dettagli che spiegano la nostalgia e lo strazio che si respirano nel film di fronte allo spettacolo desolante dei freni che hanno tenuto il Sud lontano dal progresso.
Il trailer
Com'è 'Aspromonte - La terra degli ultimi', le recensioni
In media la critica italiana ha speso parole di lode per il genuino attaccamento dimostrato da Mimmo Calopresti nei confronti delle proprie radici e, più in generale, del mondo rurale italiano. Ogni volta che questo atteggiamento ha fatto da luce guida per l'impegno civile del racconto, il film ne ha guadagnato in tenuta ed efficacia. Favolose inoltre le location scelte per le riprese.
Talvolta però la sceneggiatura è sembrata un po' didascalica, quasi temesse incomprensioni da parte degli spettatori: in questi casi 'Aspromonte - La terra degli ultimi' ha convinto meno, così come sono sembrati troppo fumosi i rapporti tra alcuni personaggi e le ragioni delle loro scelte.
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