‘Artist for Pride’ è il nome di un collettivo che mette l’arte al servizio dell’impegno civile. Tra gli eventi organizzati dal gruppo – costituito da Elisabetta Roncati, Federica Sutti, Fabio Orioli e Serena Gianoli – un festival itinerante che si svolge in varie città d’Italia, tra cui Bologna. "La nostra missione – racconta il disegnatore Orioli– è sensibilizzare, dare voce e offrire uno spazio ai soggetti marginalizzati. Creiamo dibattiti nelle piazze, illustrazioni, perfomance di life painting".
"L’arte ha per molto tempo rappresentato un mezzo di espressione per le minoranze – si legge sul manifesto di ‘Artist for Pride’ – utile a far sentire la propria voce, crerare identità e combattere forme di odio. Meglio di qualsiasi altro linguaggio è un potente strumento in grado di agire a livello empatico e di farci comprendere efficacemente l’altro".
Elisabetta Roncati si occupa di divulgazione sui social media e ha pubblicato per Rizzoli Arte Queer, Serena Gianoli, proprio come Fabio, è un illustratrice e graphic designer. Federica Sutti che è un contemporary artist e product designer. Artist for Pride nasce dalla passione e da intenti condivisi, puntando anche alla diffusione dell’opera artistica della comunità LGBTQIA+. "Artist For Pride nasce tre anni fa – racconta Fabio – e ora sta vivendo una fase di espansione, delineando sempre più la propria identità".
Altra ricorrenza annuale è il Boomig di Bologna, una fiera d’arte contemporaea in cui il collettivo Artist for Pride è invitato come espositore. "Portiamo degli artisti, giovani, giovanissimi della GenZ che hanno voglia di raccontare e raccontarsi, di mostrare attraverso le loro creazioni il significato del termine queer". Il Booming del 2025, che si tiene nel centro della città di Bologna nel mese di febbraio, ha diverse sezioni, Le Elicoidi – Main Section, Le Rampicanti – Sezione Femminismi, Le Ne(ur)ogenerative – Sezione Generation(Z), Le Ecocentriche – Sezione Ambiente. É proprio nella sezione della generazione Z che trova spazio Artist for Pride che propone alcuni artiste e artisti nati dopo il 1990 ai quali è richiesto "un nuovo approccio neuro-(ri)generativo che agisce – come sostengono le curatrici di Booming – innanzitutto sulle coscienze e che riparta dalla ricerca di una ritrovata profondità concettuale, sentimentale".
Fabio Orioli si è formato tra l’Italia e la Gran Bretagna. È grande il suo amore per l’illustrazione e si avverte dalle sue parole. "Ho iniziato con gli albi illustrati – dice l’artista– per l’infanzia, dedicandomi poi alle copertine di libri e magazine, approdando infine ai murales". Fabio è infatti l’autore di “Coming in“, un murales in cui due donne si baciano. "È stato il mio primo murales, si trova a Lavagna, in Liguria, nel porto della cittadina. Mi sono trovato a parlare con le vecchiette del paese dell’amore tra due donne e l’arte ha fatto da mediatrice. La comunità ha reagito bene, non ha subito atti vandalici. È stata un’opera fortuna e questo per me rappresenta un ottimo risultato" – commenta. "L’arte e illustrazione – come dichiara lo stesso Fabio – hanno e devono avere quasi sempre un valore civile. Non possono fermarsi alla mera estetica, devono trascenderla, andare oltre e veicolare un messaggio. La forza delle immagini dopo tutto risiede nella loro immediatezza di lettura. Un’immagine è forte, colpisce il pubblico. Da questa prospettiva gli albi per l’infanzia mi hanno aiutato moltissimo. Parlano a tutti, dai più piccoli agli adulti. Con le mie illustrazioni tento di veicolare messaggi per sensibilizzare riguardo ad alcune tematiche, tra cui il coming out". Il lavoro di Artist For Pride nasce dall’urgenza del dire e del far dire. "Ci sono delle emozioni che devono trovare spazio e il nostro collettivo – conclude Orioli– è il giusto contenitore per dare visibilità a quella necessità espressiva".