Roma, 26 novembre 2024 – “Volare con le pinne”, il documentario di Maria Averina sulla vita e l’opera di Alzek Misheff, sarà presentato questa sera alla Casa del Cinema di Roma. La serata dedicata all’artista bulgaro, naturalizzato italiano da più di cinquant’anni, inizierà dalle 17, con l’inaugurazione della mostra alle 18:30, seguita poi alle 20 dalla proiezione del documentario. L’appuntamento è organizzato dall’Istituto Bulgaro di Cultura e dall’Associazione Culturale La Fenice e supportato da Iliyana Georgieva e Walter Mastropasqua, appassionati di arte e mecenati attivi nel dialogo tra Italia e Bulgaria.
Attraverso un viaggio emozionante tra i due paesi, il film di Averina guiderà il pubblico attraverso il percorso di Misheff esplorando la sua ricerca di senso nell’arte e nella vita. Presentato come film d’apertura al Master of Art 2024, il documentario ha ricevuto il Premio per il Miglior documentario Bulgaro assegnato dal Ministro degli Affari Esteri, oltre a una serie di riconoscimenti presso i principali festival cinematografici tra cui il Premio per il Miglior Compositore a Petar Dundakov e il Premio per il Miglior Montaggio a Nina Altaparmakova.
Oltre a presentare i momenti salienti del ritorno di Misheff in Bulgaria, il film offre uno sguardo sulle sue mostre più recenti ed esplora il laboratorio creativo dell’artista, grazie anche ai ricchi archivi delle sue performance. Nell’opera, sostenuta dall’Agenzia Nazionale del Cinema bulgara e dal programma Creative Europe, si assiste anche agli incontri toccanti dell’artista con alcuni dei suoi migliori amici di gioventù, come Svetlozar Igov, Mikhail Nedelchev e Kiril Kadiyski.
Alzek Misheff, 84 anni, è pittore e musicista. Ha iniziato il suo percorso artistico nella Bulgaria comunista degli anni ‘60, dove si è dedicato all’astrattismo allora simbolo di libertà. Nel 1971 ha lasciato il paese per trasferirsi in Italia, diventando uno dei più importanti esponenti del movimento di arte contemporanea degli anni ‘70 e ‘80. Di recente è stato insignito del “Secolo d’Oro” dal Ministro della Cultura Bulgara, massima onorificenza nell’ambito delle arti.