Roma, 6 settembre 2024 – C’è un posto nel sud dell’Italia dove da due anni si raccolgono le fotografie di famiglia del paese, per costruire un Archivio, organizzare mostre, performance di vario genere, feste di comunità. Così per un verso si conserva un patrimonio immateriale e materiale a rischio di un piccolo paese dell’entroterra appenninico campano, per un altro verso si generano nuove esperienze progettuali artistiche e culturali. Il paese è Atena Lucana, il progetto è Archivio Atena, un progetto locale di rigenerazione culturale e sociale, voluto dal Comune di Atena Lucana e dal suo sindaco Luigi Vertucci, classificatosi ai primi posti dell’avviso pubblico nazionale “Attrattività dei borghi”, nell’ambito del PNRR M1C3.
L ’obiettivo è la costruzione in 4 anni di un archivio di comunità finalizzato a censire e promuovere il patrimonio culturale locale del paese di Atena Lucana, che conta circa 2.300 abitanti. L’archivio di comunità si struttura attraverso la raccolta e la digitalizzazione di fotografie delle famiglie del paese, documenti, esecuzione di campagne fotografiche, registrazione audio-visiva di racconti con la finalità di costituire più censimenti. Ma Archivio Atena non raccoglie solo foto di famiglia (finora 5000), le fa anche, grazie alle residenze artistiche. Il progetto, coordinato da Alessandro Imbriaco, fotografo e docente a Roma, che insieme ad altri professionisti ha attivato il metodo denominato “Opera Paese”, si muove su tre attività: il censimento e la raccolta, la formazione e poi le residenze artistiche e di studio. In merito a queste ultime nel corso degli anni, il progetto ha ospitato 8 residenze artistiche di ragazzi studenti dell’ISIA (Istituto Superiore per le Industrie Artistiche di Urbino) e 100 studenti, che ha finora significato 1000 notti di ospitalità, 2000 pasti consumati, 20 studiosi e docenti coinvolti, oltre 50 progetti fotografici e artistici realizzati dagli studenti, 5 mostre fotografiche e diverse performance artistiche.
Non solo! Sono state attivate anche diverse borse di studio (previste 7 borse ogni anno, per 4 anni). Nel solo 2023 le borse emesse per studi sul territorio ammontano a 48.000 euro, mentre altre borse sono state attivate extra progetto dall’ICCD (Istituto Centrale per il catalogo e la documentazione) e dal MAXXI di Roma (Museo nazionale delle arti del XXI secolo). E poi c’è la formazione. Dopo il Corso di Alta formazione sulla fotografia e l’archivistica condotto nel 2023 ad Atena Lucana dall’Università La Sapienza di Roma e dall’ICCD, per il prossimo autunno sarà attivato un corso sulla progettualità di impresa dell’Università Federico II di Napoli. Il progetto ha, infatti, tra i suoi obiettivi quello di creare opportunità lavorative nel campo culturale, di permettere ai giovani di restare nel proprio territorio, di attirare in paese nuovi residenti, di fare impresa. La prima di questa sarà avviata proprio nell’ambito del progetto, attraverso la costituzione di una Cooperativa di comunità a regia comunale, che avrà il compito di portare avanti il progetto, anche dopo il finanziamento, e attivarsi per creare servizi utili al paese. Una sfida nella sfida, nell’epoca in cui dalle aree interne e dai piccoli paesi si tende a fuggire. E le sfide continuano.
La Festa e l’evento di Settembre
Ogni anno il progetto prevede una settimana di restituzione del lavoro svolto durante l’anno, dedicato a un tema specifico. Per quest’anno, la settimana è già iniziata dal 29 agosto e si chiuderà il prossimo 7 settembre. Il tema è quello della Festa. Dal 2 saranno proiettate in pubblico le foto di famiglia della Comunità sul tema festa (nella Torre di Largo Garibaldi) e saranno poi presentati i lavori di ricerca del gruppo Evaluab del Dipartimento di Architettura di Napoli (Sabrina Sacco, Piero Zizzania e Caterina Loffredo) che ha provato a identificare i valori condivisi dagli abitanti, partendo dalle fotografie di famiglie donate nel tempo all'Archivio. Sabato 7 settembre sarà presentata la riqualificazione di un edificio del centro storico (Schifa lab) portata avanti dal progetto, che all’interno ospiterà un Centro di digitalizzazione dedicato alla fotografia e alla documentazione cartacea, un centro stampa, uno studio di registrazione audio e spazi adibiti a coworking. Infine, sempre sabato 7 settembre saranno presentate le due nuove mostre fotografiche (sul tema festa), la prima risultante dal lavoro della residenza artistica 2024, la seconda da un laboratorio di ricamo, cucito e fotografie portato avanti da Nunzia Pallante per il MAXXI. Il progetto andrà avanti per altri due anni, le foto dei “paesani” continueranno ad essere raccolte e tutto il materiale presto sarà disponibile su un portale online dedicato.