di Beatrice Bertuccioli
Da uno splendido abito lungo rosso a un camice da infermiera. Dopo averla ammirata come ospite, elegantissima, nella terza serata del Festival di Sanremo, da domani Anna Valle sarà su Raiuno, protagonista di Lea, un nuovo giorno, regia di Isabella Leoni, quattro serate, in cui interpreta un’infermiera dell’ospedale pediatrico di Ferrara.
Accanto ad Anna Valle, uno dei volti più popolari e amati delle serie tv, da Vite in fuga a La Compagnia del Cigno, ci saranno Giorgio Pasotti e Mehmet Günslür.
Anna, cosa le è piaciuto di questa serie?
"È una storia di rinascita che prende spunto dal film Pieces of a woman. Dopo la perdita del figlio, all’ottavo mese di gravidanza, Lea e suo marito reagiscono al dolore in modo diverso, e questo causa la fine del loro matrimonio. Quando, dopo un anno di aspettativa, Lea torna, prova a ricominciare, anche aiutata da un gruppo di colleghe che la accolgono con affetto e la sostengono".
La regista afferma che in Lea c’è molto di Anna. Cosa?
"Isabella mi conosce bene perché avevamo girato insieme la serie Questo nostro amore. Letta la sceneggiatura, sapeva che in Lea c’erano delle cose in cui mi sarei potuta rispecchiare, e altre di me che potevano funzionare anche per Lea, come la passione per il proprio lavoro e l’attitudine a stabilire un rapporto empatico con le persone. Lea, però, a differenza di me, dice sempre quello che pensa, senza filtri. Io sono più cauta".
Come si è preparata?
"Due infermiere del reparto pediatrico dell’ospedale di Bassano, mi hanno spiegato quali sono i gesti corretti da compiere con gli strumenti usati per i piccoli pazienti. Ci tenevo a essere credibile".
È vero che si fa aiutare dalla musica nella costruzione di un personaggio?
"Non decido io qual è la musica giusta per un personaggio ma avviene un po’ il contrario. Ascolto una musica che mi colpisce e che mi riporta in qualche modo al personaggio che interpreto. Nel caso di Lea è dei Mumford & Sons. Su questo set mi sono sentita come a casa, e quindi arrivavo tutte le mattine con le casse e con la mia musica preferita, soprattutto rock. Per tutti, prima di iniziare a girare, diventava un momento per sfogarsi e caricarsi".
Lea viene aiutata dalle colleghe. A lei, nell’ambiente competitivo dello spettacolo, è capitato?
"È vero che c’è molta competizione ma tra gli attori ci sono anche belle persone. Ho tanti amici attori e, anche se ci vediamo poco, siamo legati da stima e affetto".