Roma, 21 novembre 2023 – Era bellissima. Grandi occhi scuri, capelli neri lunghissimi, nello sguardo una fierezza antica. Era nata a Messina nel 1962: il padre greco, la madre messinese, ispettrice del lavoro a Catania. Crescerà sola con lei. "Penso all’infanzia con tenerezza. Ero una bimba riccioluta, con il viso affondato in un libro", ricordava. "Ne divoravo a decine, e volavo con la mente in mille luoghi". È scomparsa ieri, ad appena sessantun anni, Anna Kanakis. Attrice, modella, scrittrice. Era stata la più giovane
Miss Itali a, nel 1977, ad appena quindici anni. Negli ultimi anni si era dedicata scrittura. I suoi tre romanzi raccontavano l’amore, il dolore, la solitudine e l’ossessione, in una sorta di neo-romanticismo furente e appassionato. "Ho queste mie creature di carta, non dipendo da nessuno. Per la prima volta, mi sento libera".Libera, lo era sempre stata. Una sera, Anna sta ballando nell’isola di Vulcano, dove è in vacanza con la madre e la sorella. La eleggono miss Vulcano. Qualche settimana dopo, si ritrova a Miss Italia: ha solo quindici anni. E alla fine, vince. È la più giovane miss Italia di sempre. Torna al liceo classico a Catania, ma le proposte fioccano. Si ritrova a Roma, a calcare le passerelle della moda.
Nel 1982, a vent’anni, incontra il musicista Claudio Simonetti, l’autore della colonna sonora di Profondo rosso e di tanti altri film di Dario Argento. Si sposano, Roma diventa la sua nuova casa: arrivano le partecipazioni in alcuni film. Sono commedie brillanti, tipici prodotti degli anni ’80, da Attila flagello di Dio a Occhio, malocchio, prezzemolo e finocchio. Ma l’esordio vero deve ancora arrivare. È un altro ragazzo siciliano, lunghi capelli scuri e occhiali scuri, che si chiama Giuseppe Tornatore, e che non ha ancora diretto Nuovo cinema Paradiso, a vedere in lei la luccicanza dell’attrice drammatica. E la propone per un provino del regista Luigi Magni. Che la sceglie, nei panni di una brigantessa, nel film O re , con Giancarlo Giannini e Ornella Muti.
Seguono tanti ruoli. Recita in Oceano di Ruggero Deodato con Irene Papas e Mario Adorf, e interpreta una tossicodipendente in Riflessi in un cielo scuro di Salvatore Maira, vincendo il premio come miglior attrice al festival di Valencia, e un premio speciale a Viareggio. Lavora con Mauro Bolognini in La famiglia Ricordi . È Claudia Procula, moglie di Ponzio Pilato, ne L’inchiesta di Giulio Base con Max von Sydow e F. Murray Abraham. In tv interpreta Vento di ponente e La terza verità .
È appassionata anche della vita civile italiana. Abbraccia l’impegno politico con l’Udr, il partito fondato da Francesco Cossiga, del quale diventa responsabile per la cultura. Ma è nella scrittura che trova, negli anni più recenti, la sua dimensione.
Sei così mia quando dormi, il suo romanzo d’esordio, racconta l’ultimo scandaloso amore di George Sand. L’amante di Goebbels, il secondo, narra la storia di Lída Baarová, attrice che fu amante del temibile gerarca nazista Joseph Goebbels. Un amore che diventa ossessione, sullo sfondo dell’ascesa prepotente del Reich. Una storia segnata. Come quella del terzo romanzo, Non giudicarmi, uscito l’anno scorso per Baldini+Castoldi. Vita, arte, perdizione, amori omosessuali di Jacques Fersen, poeta francese che pose fine ai suoi giorni a Capri, nel 1923.
Se tracci una linea fra i suoi romanzi, trovi l’amore per le passioni inconfessabili, per i desideri segreti, per le vite “diverse“. Scriveva in prima persona, anche quando il protagonista era un uomo. "Per poter raccontare un personaggio, devi viverlo. Conosco la sessualità maschile, in quanto donna. E ho immaginato l’ultimo giorno di vita di Jacques Fersen". Istintivamente, si schierava dalla parte dei più fragili, dei meno tutelati, di ogni diversità.
Un anno fa, Anna Kanakis era stata testimonial per le Stelle di Natale dell’Ail, associazione per la lotta alle leucemie. Dopo la fine del matrimonio con Claudio Simonetti, aveva sposato nel 2004 il nobile Marco Merati Foscarini, discendente di una celebre famiglia veneziana. I funerali si terranno domani alle 15 nella chiesa di San Salvatore in Lauro a Roma.
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