Roma, 5 agosto 2023 - Animali abbandonati e specie aliene: nemmeno tartarughe alligatore, pitoni o boa si salvano. Insomma il fenomeno non riguarda solo i cani lasciati in autostrada.
Che cosa sta succedendo? Lo abbiamo chiesto a Ferdinando Boero, professore di Zoologia all’università Federico II di Napoli e presidente della fondazione Dohrn.
Professore, sono sempre più frequenti i ritrovamenti di specie tropicali. Tra gli ultimi casi, la tartaruga alligatore abbandonata vicino a un parco giochi, nel Torinese. Accolta al Canc di Grugliasco, basta guardare la foto del centro per capire di cosa stiamo parlando.
“E il clima tropicale che si sta instaurando è favorevole al benessere di queste specie. I cosiddetti amanti degli animali prima vogliono avere un tocco di esotismo in casa, poi si stufano”.
Dunque siamo destinati ad essere ‘invasi’?
“Sicuramente il fenomeno può influenzare negativamente le altre specie, provocare danni anche agli ecosistemi, oltre che agli umani. Penso ai pappagalli, nei parchi di Genova ormai sono ovunque. E, con il riscaldamento globale, animali che prima morivano oggi riescono a sopportare bene le nuove condizioni”.
Tartarughe, pappagalli e pitoni. “Ci sono persone che in casa tengono anche boa, iguane, camaleonti... Quando è uscito il film Nemo la gente correva a comprare il pesce pagliaccio. Che non ce la fa a vivere nel Mediterraneo. Ma nel nostro mare, ricordiamolo, sono già arrivate più di 1.000 specie aliene. Per dire: abbiamo portato all’estinzione commerciale le vongole veraci e abbiamo introdotto quelle filippine. Quindi anche noi diamo un grande contributo a tutto questo”.