Rose rosse e bianche raccolte in un cuore con un angolo rosso alla camera ardente di Andrea Purgatori, morto per le conseguenze di un tumore ai polmoni il 19 luglio. Nella sala della Protomoteca in Campidoglio dalle 15 di oggi, giornata nella quale è stata aperta la camera ardente, c'è stato un flusso costante di persone giunte senza sosta a rendere omaggio al giornalista: tanti i lettori delle sue inchieste i telespettatori dei suoi programmi, insieme ad amici, colleghi e protagonisti del mondo della politica, dello spettacolo e della società civile.
Fra i tanti volti noti anche quello di Enrico Mentana e quello del presidente dell'Ordine dei Giornalisti Carlo Bartoli (arrivato con la segretaria dell'Odg Paola Spadari e il vicepresidente Angelo Luigi Baiguini). Poi il direttore di La7 Andrea Salerno, Pietro Orlandi, il vicepresidente della Camera Giorgio Mulè, Francesco Rutelli e Barbara Palombelli, Marco Pontecorvo, Giulio Scarpati, Walter Verini, Roberto Scarpinato, Nicola Fratoianni, Monica Guerritore e Roberto Zaccaria, Francesco Bruni, Marco Damilano, Marco Travaglio e Antonio Padellaro, Angelo Barbagallo, Valerio Aprea, Riccardo Rossi.
Ad accogliere il feretro l'ex moglie Nicole Schmitz, i figli Edoardo, Victoria e Ludovico e l'assessore alla Cultura di Roma Capitale Miguel Gotor.
"Questo è un abbraccio di Roma che viene fatto all'uomo, di cui ricordo il garbo e l'ironia, e naturalmente al professionista. È stato uno dei più importanti giornalisti che hanno fatto inchieste in questo Paese, a partire dal caso Moro, Ustica, la vicenda di Emanuela Orlandi" ha ricordato l'assessore.