Ancora un giorno, un bel film d'animazione e impegno civile

Mercoledì 24 aprile esce nelle sale cinematografiche italiane 'Ancora un giorno', film che porta su grande schermo l'omonimo reportage che il giornalista Ryszard Kapuscinski ha dedicato alla guerra civile in Angola (1975-2002): non verrà distribuito in tantissime copie, perché si tratta di un prodotto di nicchia, ma vale assolutamente la pena di vederlo. ANCORA UN GIORNO, IL FILM 'Ancora un giorno' mescola animazione e immagini dal vero, siano esse di repertorio oppure realizzate ad hoc. La ragione che ha spinto a scegliere questa alternanza è duplice. La prima è di astrarre il racconto dal contesto specifico, pur senza trascurarlo, in modo da portare in primo piano i temi universali che lo animano: l'anelito alla libertà, il valore del giornalismo, il senso della guerra. Il secondo motivo è stato di evitare che il realismo delle riprese con attori in carne e ossa trasformasse le scene di morte e distruzione in un voyeurismo fine a se stesso. In entrambi i casi lo scopo è stato raggiunto e ciò ha contribuito alla riuscita complessiva del film. DAL REPORTAGE AL GRANDE SCHERMO Nel 1975 Ryszard Kapuscinski (1932-2007) si trova in Angola come corrispondente estero dell'agenzia di stampa polacca Pap. È lì per documentare la decolonizzazione: diventa testimone di una guerra civile che è in realtà una battaglia per procura fra le superpotenze della guerra fredda. A partire da questa fonte, i registi e sceneggiatori Raúl de la Fuente e Damian Nenow hanno realizzato 'Ancora un giorno' (stesso titolo del reportage di Kapuscinski). Tra le altre cose, hanno rintracciato i protagonisti ancora vivi di quella vicenda e li hanno intervistati su quanto accaduto in modo da aggiungere le loro parole a quelle scritte da Kapuscinski.  IL TRAILER MIGLIOR FILM D'ANIMAZIONE DEL 2018 Tra i premi vinti da 'Ancora un giorno' si segnala l'European Film Award come migliore pellicola animata del 2018. In quell'edizione gli altri candidati erano 'I primitivi' di Nick Park, 'The Breadwinner' di Nora Twomey e 'Zanna Bianca' di Alexandre Espigares. COM'È 'ANCORA UN GIORNO', LE RECENSIONI Oltre a quanto detto poco fa, intorno all'alternanza fra animazione e immagini dal vero, bisogna aggiungere che il ricorso ai disegni ha consentito ai registi di raccontare, in momenti onirici e allucinati, il profondo impatto psicologico degli eventi della guerra civile. È un ulteriore elemento di un film zeppo di spunti e suggestioni, che mantiene un invidiabile rigore nel racconto e che non si fa travolgere dalle proprie ambizioni. Si spiega in questo modo l'accoglienza più che positiva tributata dal pubblico e dalla critica internazionali. Leggi anche: - Game of Thrones: chi siederà sul trono alla fine della stagione 8? - Someone Great, la commedia romantica di Netflix - Giornata della Terra 2019: cos'è e cosa si festeggia