Lunedì 23 Dicembre 2024
REDAZIONE MAGAZINE

Amadeus-Rai, l’ad Sergio sbotta: “Un’infinità di notizie false”

Povia in gara, Hoara Borselli tra gli ospiti, Insegno a cena: le presunte pretese del governo per Sanremo 2024. Intanto tra una gag e l’altra Fiorello sembra confermare il trasloco dell’amico al canale Nove. Il duro comunicato Usigrai: “Una grave perdita per il servizio pubblico”

Amadeus e Fiorello a Sanremo 2024 (Agenzia Aldo Liverani Sas)

Roma, 12 aprile 2024 – “Un’infinità di notizie false” su Amadeus e la Rai. L’ad della tv pubblica Roberto Sergio sbotta dopo le ennesimi indiscrezioni sul divorzio tra il conduttore re degli ascolti (5 edizioni di Sanremo con numeri record), e l’azienda di viale Mazzini. Ieri Dagospia dava per fatto l’accordo con Discovery per il passaggio di Amadeus al Canale 9, di cui il presentatore assumerebbe l’intera direzione artistica della sezione intrattenimento. Oggi il Corriere della Sera, confermando l’addio imminente di Amadeus, elencava tutta una serie di presunte pressioni che l’ex dj avrebbe ricevuto durante l’organizzazione dell’ultimo Festival.

Da Povia a Insegno: le presunte pretese del governo per Sanremo

Ad Amadeus sarebbe stato chiesto insistentemente, per esempio, di inserire Povia (vicino alla Lega) tra i cantanti in gara, di infilare Hoara Borselli (area Fratelli d’Italia) come ospite, di accettare Mogol (in sintonia con FdI) come spalla alla direzione. Addirittura si parla della pretesa tra i dirigenti Rai di “un pranzo di cortesia con Pino Insegno”. Un gesto per legittimare il presentatore caro a Giorgia Meloni, il cui ritorno in Rai recentemente non è stato benedetto da un successo di ascolti.  

Tutte pressioni che – se ci sono state – Amadeus ha evidentemente rispedito al mittente visto che nessuno di questi personaggi so è visto all’Ariston. Secondo il Corriere questo spiega come mai “Amadeus da tempo non si sente né capito né protetto”. Insomma, non si sentirebbe libero. Libertà che invece Warner Bros DIscovery gli offrirebbe su un piatto d’argento con l’aggiunta di una bella cifra di compenso. 

Sergio: “Una infinità di false notizie, riferite al contratto di Amadeus, anche attraverso autorevoli testate, stanno danneggiando l'Azienda Rai”

Per Roberto Sergio la misura è colma dopo giorni di voci e retroscena. "Una infinità di false notizie, riferite al contratto di Amadeus, anche attraverso autorevoli testate, stanno danneggiando l'Azienda Rai. Tutto questo è inaccettabile". Non è chiaro esattamente se Sergio stia smentendo solo le ricostruzioni sulla insofferenza di Amadeus o anche la effettiva dipartita. 

Fiorello: “Amadeus va al Nove, io resto sul mio divano”

Semiserio Fiorello a Viva Rai 2 stamattina che tra una gag e l’altra sembra confermare che Amadeus sia diretto al Nove. "Amadeus lascia la Rai e va al Nove". Con la consueta vena ironica, Fiorello ha scherzato anche sulle voci che riguardano il suo passaggio alla rete di Discovery: "Ho un contratto blindato con il mio divano. Dopo VivaRai2 sono fermo, nulla. Nessuno mi ha chiamato, nessuno mi ha offerto niente". 

L’attacco Usigrai: “Addio di Amadeus sarebbe grave perdita”

Il sindacato Rai è preoccupato. L’addio di Amadeus sarebbe una “perdita che potrebbe avere gravi ripercussioni sugli ascolti ed anche sui conti dell'azienda".

"Si legge di pressioni sul conduttore per far lavorare personaggi dello spettacolo vicini alla presidente del Consiglio. Un metodo che, se confermato, danneggerebbe fortemente la nostra azienda”. 

Il passaggio a Discovery del conduttore, dopo quello di Fabio Fazio con il suo ‘Che tempo che fa’, “non può non preoccupare, riconducibile ad un vertice (Ad e Dg) che ha occupato manu militari il Servizio Pubblico. Soprattutto perché, se per Fabio Fazio non c'è stata una responsabilità diretta di questo vertice (anche se nulla è stato fatto per trattenerlo), in questo caso più fonti sostengono che la scelta dell'artista di lasciare la Rai non sia dettata da ragioni economiche, bensì dalla delusione rispetto all'impossibilità di innovarla". "Sui giornali, inoltre  - prosegue il comunicato  –  si legge di pressioni sul conduttore per far lavorare personaggi dello spettacolo vicini alla presidente del Consiglio. Un metodo che, se confermato, danneggerebbe fortemente la nostra azienda. La Rai a guida Sergio Rossi è attenta solo alle sollecitazioni della maggioranza di governo e dei partiti in genere. Tace di fronte a norme sulla par condicio, che rischiano di far fuggire altri telespettatori, e investe su costosissimi programmi flop".