Lunedì 16 Settembre 2024

Amadeus: “In Rai è mancato qualcosa dal punto di vista umano. Nessun dirigente al brindisi finale di Affari tuoi”

Il conduttore spiega le ragioni del passaggio alla Warner Bros Discovery: “I due contratti erano identici. Sono un irrequieto, ogni 4/5 anni ho voglia di sperimentare”

Amadeus alla presentazione dei palinsesti di Warner Bros Discovery (ImagoE)

Amadeus alla presentazione dei palinsesti di Warner Bros Discovery (ImagoE)

Milano, 16 settembre 2024 – Non una questione economica. A mancare è stato qualcosa a livello "affettivo". Amadeus spiega così il suo addio alla tv pubblica e il passaggio a Nove. "La Rai ha fatto di tutto economicamente, sul tavolo dell'avvocato che ha seguito le trattative c'erano due bozze contrattuali uguali, ma è venuto a mancare qualcosa dal punto di vista affettivo", ha dichiarato durante la presentazione della stagione televisiva di Warner Bros Discovery. "In Rai potevo avere un contratto che non avevo mai avuto, ma ho scelto di andare in un'altra azienda – ha aggiunto 'Ama' –. Può sembrare una follia ma io vado a sensazioni e alla mia età il rapporto umano viene prima di molte altre cose, è fondamentale". 

"In generale dal punto di vista affettivo non percepivo più quello che percepivo prima, anche se in Rai ci sono ancora tante persone che ammiro e che stimo – ha proseguito l'ex direttore artistico di Sanremo – poi le cose cambiano e vedi e senti cose che ti lasciano un po' perplesso". Amadeus ha citato come esempio l'ultima puntata di Affari tuoi, "quando nessun dirigente Rai si è presentato per il brindisi finale e mi è spiaciuto soprattutto per la squadra". E, a proposito della nuova conduzione (affidata a Stefano De Martino) del programma di access prime time di Rai1, Amadeus ha ammesso di non aver visto nessuna puntata. "Non lo faccio mai, sarebbe come guardare cosa fa la tua ex con il nuovo fidanzato", ha dichiarato. 

Situazione diversa invece alla Warner Bros Discovery. “Da pochi giorni lavoro sul Nove ma mi sembra di essere qui da un anno perché c'è un bellissimo rapporto – ha spiegato lo showman e conduttore –. Sono un irrequieto della tv e ogni 4/5 anni ho voglia di sperimentare e fare cose nuove''. ''Ho scelto di andare in un'altra azienda alle stesse condizioni, magari partendo dal 3% di share invece del 29% tutti i giorni. Può sembrare una follia ma io sono molto felice perché vado a sensazione e in quel momento alcuni dei miei punti fermi professionali non li avevo''. ''Io rimango sempre innamorato della Rai - ha sottolineato –, mi ha dato molto e mi ha dato l'opportunità di fare cose che mai avrei immaginato. Era uno scambio alla pari, io ho fatto il massimo delle mie possibilità portando a casa anche più di quello che mi veniva chiesto''.

Dal 22 settembre Amadeus sarà al timone del game show 'Chissà chi è', a cui seguirà la serata evento 'Suzuki Music Party', poi da ottobre condurrà 'La Corrida'. Il conduttore però non azzarda previsioni sugli ascolti. Anzi cerca di volare basso. “Ogni punto in più diventa fondamentale e anche passare dal 3 al 4% è un grande traguardo per questa azienda, che ha ambizioni esattamente come me. In 4 anni vediamo quanti punti riusciamo ad aggiungere''. Quindi ha ironizzato: “È molto più facile vincere il derby (Inter-Milan) domenica che vincere la serata degli ascolti''.

Non è mancato, infine, un riferimento a Fiorello, amico e compagno di Festival. ''Siamo come fratelli ma mai parlato di un programma insieme – ha ammesso –. Non so se ci sarà opportunità di rivederci insieme, spero di sì… ma non so quando, dove e come. Non ho detto che lo avrei portato qui, decide lui dove andare".