Lunedì 15 Luglio 2024
COSTANZA CHIRDO
Magazine

“Alle ragazze non mancano gli ex, manca Anthony Bourdain”. Come un personaggio diventa un meme, e lo rimane

Breve storia dell’aldilà virtuale dello chef celebrità statunitense

Meme di Anthony Bourdain su X, postato da @Baileymoon15

Meme di Anthony Bourdain su X, postato da @Baileymoon15

New York, 8 luglio 2024 – “È una progressione naturale: l’uomo diventa personaggio, il personaggio diventa meme”. Queste le parole di Becca Schuh, che in un articolo del “New York Times” analizza la “meme-ificazione” di Anthony Bourdain, lo chef celebrità americano, diventato famoso con lo show televisivo “A Cook’s Tour” (2002-2003).

Anthony Bourdain si è tolto la vita nel giugno del 2018 – come immediata conseguenza, internet fu inondata di necrologi, ricordi, post addolorati dei fan dello chef. Tra questi però, un post in particolare preannunciò quello che sarebbe stato il suo “aldilà” sui social media. Si tratta della scrittrice Kyrell Grant, che fece un tweet suggerendo che Bourdain fosse ben dotato. L’espressione che utilizzò per dirlo ebbe vasta risonanza, entrando nel lessico popolare e diventando una voce su Dictionary.com. Il processo di meme-ificazione di Bourdain fu molto veloce: nella memoria collettiva, era un personaggio amabile, schietto ma accessibile, un “uomo del popolo”. Se online si era manifestata una vera ondata di tristezza per la sua morte, allo stesso tempo iniziarono a girare meme sulla sua abitudine di bere, o sulle sue risposte disinvolte.

Dal 2018, questa ondata di meme non si è mai esaurita. Immagini dello chef affacciato dalla finestra di un treno con gli occhiali da sole – una delle più memate – accompagnate da caption come: “persone bianche che pronunciano ‘pho’ correttamente”, o “come ci si sente a pronunciare jalapeño”.

L’eredità mediatica di Bourdain è vasta per chi ha bisogno di colmare la sua mancanza: 11 libri, vari saggi e articoli di giornale, oltre a ore e ore di show televisivi, e addirittura un forum di discussione su reddit con oltre 61 mila membri – e anche in questo spazio, i meme riescono a infiltrarsi. La verità è che Bourdain stesso era un personaggio “prolifico” su Twitter, e divertente: la sua immagine, nella mente di molti, è quella di qualcuno che sapeva ridere di se stesso, anche se secondo alcuni era comunque un personaggio molto consapevolmente costruito. In ogni caso, anche dopo la sua morte, la sua presenza su internet è ancora decisamente viva.

“I social media possono farci sentire come se le persone a noi care scomparse fossero ancora vive oltre lo schermo, appena fuori portata – scrive Schuh – con le celebrità che non abbiamo mai incontrato, quel fenomeno può essere ancora più pronunciato”. Bourdain è solo uno tra i molti esempi di celebrità decedute nella realtà, ma ancora “vive” sui social. Ma la sua “divinizzazione” sembra qualcosa di nuovo, continua Schuh, parlando di “una relazione parasociale in cui i vivi, desiderosi di un uomo che sentivano come un amico, cercano di comunicare con lui tramite la parodia”. “Alle ragazze non mancano i loro ex, manca Anthony Bourdain” è una celebre frase-meme che, nonostante risalga a qualche anno fa, continua a tornare in voga su X e altri social periodicamente – esempio lampante di questo fenomeno di “aldilà virtuale”.

Anthony Bourdain era molto amato e seguito in Italia: il suo primo programma televisivo “A Cook’s Tour” venne trasmesso sul canale Discovery Travel and Living di Sky nel 2007, seguito negli anni successivi da “Senza Prenotazione”, “Tutto in 24 ore” e “Cucine segrete”. Quasi tutti i suoi libri sono stati tradotti e pubblicati da Feltrinelli, incluso il postumo “In giro per il mondo. Una guida irriverente”, scritto con Laurie Woolever e pubblicato da Mondadori nel 2021. Il rapporto dello chef con l’Italia è culminato con la sua relazione con l’attrice Asia Argento, con cui ha vissuto una storia appassionata e tormentata fino al suo suicidio nel 2018.