Lunedì 23 Dicembre 2024
REDAZIONE MAGAZINE

Allarme foreste: scompaiono a un ritmo impressionante

Nel 2017 abbiamo perduto l'equivalente di un campo di calcio ogni secondo. Lo sostengono i dati raccolti dal Global Forest Watch

Deforestazione

Global Forest Watch è un'applicazione open-source che monitora in tempo reale l'estensione globale delle foreste. Ebbene, secondo i dati più recenti, nel corso del 2017 la deforestazione ha portato alla perdita, ogni secondo, di una rettangolo verde grande quanto un campo di calcio. Su base annuale equivale all'intera Italia e questo, va da sé, rappresenta un grosso problema se pensiamo alla lotta contro il surriscaldamento globale e a quella in favore della conservazione della biodiversità. Anche perché il fenomeno non è affatto in diminuzione. LA DEFORESTAZIONE NEL MONDO Quello registrato nel 2017 è stato il secondo più alto tasso di deforestazione, dopo quello del 2016, registrato da quando Global Forest Watch raccoglie i suoi dati, cioè dal 2001. Ulteriore elemento di preoccupazione è il fatto che la cruciale foresta pluviale è particolarmente colpita: dal 2008 a oggi il numero di alberi abbattuti è praticamente raddoppiato. Con le parole di Frances Seymour del World Resources Institute (che collabora al GFW): "Il motivo non è un mistero: vaste aree continuano a essere bonificate per la produzione di soia, carne bovina, olio di palma, legname e altre merci scambiate a livello globale. E gran parte di questa deforestazione è illegale, legata alla corruzione". LA LOTTA AL SURRISCALDAMENTO GLOBALE Sempre Seymour fa notare che alle politiche di preservazione delle foreste viene destinato solamente il 2% dei fondi stanziati in favore di iniziative ecologiste. E questo nonostante gli alberi abbiano potenzialmente la capacità di ridurre di un terzo le emissioni globali che dovremmo tagliare entro il 2030: "Stiamo parlando di una questione davvero urgente e che dovrebbe ricevere molta più attenzione. Stiamo cercando di affrontare un'abitazione in fiamme utilizzando un cucchiaino da tè". GLI ESEMPI VIRTUOSI NON BASTANO La metafora del cucchiaino da tè acquista maggiore pregnanza se teniamo conto che nel mondo esistono degli esempi positivi di preservazione delle foreste. Ad esempio, in Cina e India il 2017 ha registrato un incremento delle zone alberate. Al momento, però, questi esempi virtuosi non sono in grado di bilanciare il trend negativo a livello mondiale, che è ancora nettamente più corposo rispetto alle realtà in controtendenza. Leggi anche: - C'è una creatura marina che ha 500 milioni di anni e si chiama Obama - Scienza, gli alieni ci sono. Ma (forse) non sappiamo riconoscerli - Migrazione record della farfalla Cynthia: 12mila chilometri