Una giovane cyborg in lotta contro tutto e tutti: giovedì 14 febbraio esce nelle sale cinematografiche italiane Alita – Angelo della battaglia, film scritto e prodotto da James Cameron ('Avatar') e diretto da Robert Rodriguez, regista pulp, pupillo e amico di Quentin Tarantino ('Sin City'). Un film atteso e insieme temuto dai fan del manga di cui è l'adattamento: cosa dobbiamo aspettarci? Ecco tutto quello che possiamo dire senza fare spoiler che non siano già contenuti nel trailer. ALITA – ANGELO DELLA BATTAGLIA, IL FILM Il film mescola i generi cyberpunk e action per portare su grande schermo il manga di Yukito Kishiro 'Battle Angel Alita': un'opera pubblicata fra il 1990 e il 1995 e accolta con enorme favore. James Cameron accarezza l'idea dell'adattamento cinematografico da anni, per l'esattezza dal 2000, quando Guillermo Del Toro gli fece conoscere il fumetto. Sin dall'inizio ha in mente una trilogia e il 14 febbraio vedremo il primo capitolo. ALITA – ANGELO DELLA BATTAGLIA, LA TRAMA Siamo nell'anno 2563, dopo che una guerra catastrofica ha devastato la Terra. In questo contesto facciamo la conoscenza di un ingegnere che ripara corpi robotici andando a cercare pezzi di ricambio in una gigantesca discarica. Qui trova parte del corpo di una ragazza cyborg, che ha perduto la memoria e che in realtà è un avanzatissimo sistema da battaglia. La sua stessa esistenza e il progressivo ricordo delle sue origini mettono in moto una serie di eventi violenti. ALITA – ANGELO DELLA BATTAGLIA, UN CAST ZEPPO DI OSCAR Alita è interpretata da Rosa Salazar, vista nella saga di 'Maze Runner': nel film, il corpo e il volto sono ricostruiti al computer partendo dai suoi movimenti reali, una tecnologia nota con il nome di motion capture. L'ingegnere che la trova nella discarica ha il volto di Christoph Waltz, premiato con l'Oscar due volte, grazie ai film di Quentin Tarantino 'Django Unchained' e 'Bastardi senza gloria'. La moglie di Waltz è Jennifer Connelly (Oscar per 'A Beautiful Mind'), il ragazzo di cui si innamora Alita è Keean Johnson (visto nella serie TV 'Nashville'), mentre colui che dà la caccia alla ragazza cyborg è Mahershala Ali, che ha vinto l'Oscar grazie a 'Moonlight' ed è candidato per 'Green Book'. IL TRAILER VIOLENTO MA NON TROPPO Il fatto di mostrare il sangue di colore blu invece che rosso, perché in realtà è il fluido di corpi cibernetici, ha consentito ad 'Alita – Angelo della battaglia' di aggirare la censura e di uscire negli Stati Uniti, come da noi in Italia, senza un divieto di visione per i minori. Resta però uno spettacolo piuttosto cruento, in alcuni momenti. COM'È ALITA: IL PARERE DI CHI L'HA VISTO Gli effetti visivi di 'Alita – Angelo della battaglia' sono notevolissimi, sia quando costruiscono scene di ampio respiro sia quando lasciano agli occhi della protagonista il compito di esprimere i suoi sentimenti. È l'aspetto del film sul quale nessuno ha da ridire. Ci sono maggiori perplessità intorno alla trama, invece: manca la profondità del manga originale e alcuni passaggi narrativi sono tagliati con l'accetta, ma nel complesso la narrazione ha una sua tenuta e scorre abbastanza veloce. Mettendo insieme pregi e difetti, la media voto della critica si attesta sulla sufficienza risicata: è un giudizio complessivo che dipende molto dal confronto con il manga di Yukito Kishiro, dunque gli spettatori che non lo conoscono potrebbero rimanere più che soddisfatti. Leggi anche: - I Simpson: la serie TV rinnovata per le stagioni 31 e 32 - Perché Woody Allen fa causa ad Amazon - Bafta 2019: vincono 'Roma' e 'La favorita'. Tutti i premi
MagazineAlita, angelo della battaglia. Manga cyberpunk firmato Robert Rodriguez