Giovedì 21 Novembre 2024
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Alain Delon è morto: la leggenda del cinema aveva 88 anni. L'annuncio dei figli

L’attore si è spento “serenamente nella sua casa a Douchy, circondato dai suoi tre figli e dalla sua famiglia”. I capolavori sullo schermo, i grandi amori e la depressione

Parigi, 18 agosto 2024 – Alain Delon è morto la notte scorsa. La leggenda del cinema mondiale aveva 88 anni. La notizia è stata comunicata dai tre figli. “ Alain Fabien, Anouchka, Anthony, oltre che il suo cane Loubo, sono profondamente addolorati nell’annunciare la scomparsa del padre”. Delon “è morto serenamente nella sua casa a Douchy, circondato dai suoi tre figli e dalla sua famiglia”, si legge nella dichiarazione. La famiglia chiede privacy.

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La vita sentimentale di Alain Delon: amori e relazioni che hanno segnato la sua esistenza

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La vita (difficile) di Alain Delon

Delon era nato a Sceaux, nella regione dell’Île-de-France, l’8 novembre 1935. Scorrendo la sua biografia ci si imbatte, innanzi tutto, in un’infanzia difficile. Alain ha solo 4 anni quando i genitori si separano e lui viene prima affidato a una famiglia adottiva e, poi, mandato in un collegio di suore. È solo il primo di una serie di istituti che cambierà a causa della sua intemperanza. A 14 anni torna a casa, lascia la scuola e inizia a lavorare nella salumeria del compagno della madre. Anche questa esperienza però non dura a lungo: tre anni dopo si arruola nella marina francese e viene destinato in Indocina, nel Sud-Est asiatico.

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L’incontro con il cinema

Nel 1956 torna in Francia dove, per mantenersi, a Parigi svolge i lavori più disparati, dal facchino al cameriere. Riesce ad allontanarsi dai quartieri malfamati che frequenta grazie all’incontro con la giovane attrice Brigitte Auber che lo introduce nel mondo del cinema: il regista Yves Allégret gli offre il suo primo (piccolo) ruolo nel film “Godot” e il fratello del regista, Marc, l’anno successivo lo vuole nel cast di “Fatti bella e taci”.

Alain Delon con Jean-Paul Belmondo
Alain Delon con Jean-Paul Belmondo

Il grande amore con Romy Schneider

Delon non ha alcuna esperienza di recitazione ma, poco dopo, arriva anche il primo ruolo da protagonista nel film di Pierre Gaspard-Huit “L’amante pura”. Sul set conosce Romy Schneider che sarà la sua compagna per molti anni. I due sono giovani, belli e di successo e diventano la coppia d’oro del cinema. Nel 1959 Delon interpreta per la prima volta uno di quei personaggi belli e dannati che hanno caratterizzato la sua carriera: avviene nel giallo di René Clément “Delitto in pieno sole”.

Alain Delon e Romy Schneider, un grande amore
Alain Delon e Romy Schneider, un grande amore

I legami e i misteri

Oltre a Romy, “il primo amore”, sono tante le donne che hanno riempito la vita del divo. Nathalie Delon, Jill Fouquet, Nico, Dalida, Mireille Darc, Anne Parillaud, Rosalie Van Breemen. Grane legali in vecchiaia con la sua amante/badante Hiromi Rollin, liti ricorrenti tra i figli, passioni pericolose (i cavalli, la boxe, il gioco), rischiose amicizie nella malavita e il mistero dell’assassinio del suo body-guard, Stevan Markovich.

La bellezza del divo e i capolavori

Viso d’angelo e occhi di un blu intenso, Alain Delon aveva una presenza sfolgorante e fisico da efebo, quintessenza del seduttore. L’attore francese ha attraversato da protagonista, lasciando impronte indelebili, quasi 40 anni di cinema dagli anni ‘60 alla soglia del 2000, interpretando per i più grandi registi europei film capolavoro come: “Delitto in pieno sole”, di René Clemente; “Rocco ei suoi fratelli” ed “Il Gattopardo” di Luchino Visconti; “L’eclisse” di Michelangelo Antonioni; “La piscina” e “Borsalino” di Jacques Deray; “La prima notte di quiete” di Valerio Zurlini, girato a Rimini. Alain Delon ha vissuto molto intensamente, sempre al di sopra delle righe, con grandi amori, tanti flirt, passioni per lo sport e gli affari, andando a trecento all’ora con la vita. Ma nonostante il successo mondiale e l’affetto del pubblico, il destino non gli ha lesinato tristezza e sofferenza.

La depressione

La depressione iniziò a causa della scomparsa di Romy Schneider, una delle poche donne veramente amate da Delon. All’apice del successo, l’attrice morì di crepacuore nel 1982 a soli 44 anni in seguito all’atroce incidente mortale del figlio 14enne. 

La confessione mondiale

L’attore rivela quel suo pesante segreto alla stampa nel 2005, complice una crisi sentimentale con la van Breemen, e confida di essere arrivato sull’orlo del suicidio. Nello stesso anno riceve dal presidente francese Jacques Chirac la Legion d’onore per il contributo all’arte cinematografica mondiale. Nel 2008, contrariamente a quanto annunciato, torna al cinema: è Giulio Cesare in “Asterix alle Olimpiadi”. Continua anche a recitare a teatro e a ricevere riconoscimenti alla carriera tra cui la Palma d’oro onoraria al Festival di Cannes. È il 19 maggio 2019; un mese dopo Delon viene colto da un ictus seguito da un’emorragia cerebrale. Poi il linfoma. Oggi l’addio.

Le reazioni e l’omaggio del mondo

Reazioni da tutto il mondo all’addio dell’ultimo divo. Il presidente francese Emmanuel Macron rende omaggio a Delon con queste parole sui social: “Monsieur Klein o Rocco, il Gattopoardo o il Samurai, Alain Delon ha interpretato ruoli leggendari e ha fatto sognare il mondo. Prestando il suo volto indimenticabile per stravolgere le nostre vite. Malinconico, popolare, segreto, era più che una star: un monumento francese”. Il messaggio è accompagnato da una foto in bianco e nero di Delon davanti all’Arco di Trionfo a Parigi. “La leggenda è scomparsa. Alain Delon ci lascia orfani dell’epoca d’oro del cinema francese che così bene ha incarnato. Una piccola parte della Francia che amiamo se ne va con lui”, scrive su X Marine Le Pen, presidente del Rassemblement National.