Domenica 25 Agosto 2024
GIOVANNI BOGANI
Magazine

Alain Delon, esequie private in villa: polemica tra i familiari. La compagna: io esclusa

Hiromi Rollin ha accusato i tre figli e legittimi eredi dell’artista: "Non mi è stato neppure concesso di salutarlo un’ultima volta". L’ultima sorpresa sull’eredità: metà alla figlia, l’altra metà da dividere

Roma, 20 agosto 2024 – Non ci saranno clamori né funerali di Stato per Alain Delon. Sarà sepolto nella sua cappella privata, a Douchy, nel suo vasto rifugio, lontano da Parigi. La tenuta Brulerie, che l’attore possedeva fin dagli anni ’70: un gigantesco parco di diverse decine di ettari circondato da alte mura, dove Delon aveva fatto costruire anche una sala cinematografica.

Alain Delon
Alain Delon

Nessuna celebrazione pubblica, come invece era accaduto per altre leggende dello spettacolo francese, come Jean-Paul Belmondo – al cui funerale Delon aveva partecipato, in una delle sue rare recenti apparizioni pubbliche – e Charles Aznavour. Ma forse, a settembre, ci sarà una cerimonia pubblica per consentire al pubblico di salutare il suo mito. Intanto, insieme al dolore, ci sono i veleni. "I suoi figli non mi hanno permesso di dirgli addio", denuncia Hiromi Rollin, ultima compagna e assistente di Alain Delon. La donna, 66enne, è stata al fianco dell’attore per più di trent’anni, ma i figli di Delon – Anthony, Anoushka e Alain-Fabien – non la hanno mai accettata, accusandola di circonvenzione di incapace e di maltrattamenti.

“Sono devastata", ha detto la donna al quotidiano francese "Le Figaro". "Ci siamo amati per oltre trent’anni e per 17 abbiamo vissuto insieme. Sono stata allontanata da lui ingiustamente e con violenza". I due si erano conosciuti nel 1992, sul set del film "Il ritorno di Casanova". Lei era assistente alla produzione. Fra i due era scattata subito la scintilla, nonostante Delon avesse una relazione con Rosalie van Breemen, madre di Anouchka e di Alain-Fabien.

E c’è l’eredità, non quella artistica, ma quella, più prosaicamente, materiale. Delon lascia un patrimonio che alcune fonti stimano in 200 milioni di euro, altre in 300. Beni immobiliari, opere d’arte e royalties sui film. Delon possedeva molti quadri da collezione che ogni tanto vendeva all’asta, aveva una scuderia di cavalli da corsa, molte auto di lusso; aveva una impresa commerciale, la Alain Delon Diffusion, con cui pubblicizzava il profumo Eau Sauvage. Questo patrimonio andrà per metà alla figlia Anoushka, nata nel 1990 dalla sua relazione con la modella Rosalie van Breemen; l’altra metà andrà divisa fra i due figli maschi, Alain-Fabien e Anthony. Questo stabilisce il testamento del divo, che aveva organizzato tutto in anticipo, "altrimenti i miei figli si dilanierebbero tra loro". Perché questa disparità di trattamento? Delon non ha mai amato i suoi figli maschi, Anthony, 59 anni, avuto dall’attrice Nathalie Delon, e Alain-Fabien, 29.

L’attore aveva anche un quarto figlio, Ari, avuto nel 1962 dalla cantante Nico, e mai riconosciuto. A lui è andata ancora peggio: è morto lo scorso anno, nell’indigenza, dopo una vita di abusi di droghe. Fra i tre figli riconosciuti, intanto, già da tempo era già scoppiata una faida, divenuta sempre più feroce. L’ultimogenito Alain Fabien aveva denunciato la sorella Anoushka per "circonvenzione di incapace": e anche l’altro fratello, Anthony, la aveva accusata di avere approfittato della debolezza del padre. Alain Delon amava invece immensamente solo lei. Al suo diciottesimo compleanno, disse: "Non ho mai detto ti amo a nessuna quanto a lei". E nel giorno della Palma d’oro d’onore al festival di Cannes, ha voluto che fosse Anoushka ad accompagnarlo sul red carpet.

Anthony, il più grande, che aveva quattro anni quando i genitori si separarono, ha parlato più volte di un padre rigido, anaffettivo, che lo sottoponeva a punizioni umilianti, mentre la madre Nathalie sprofondava nell’abisso della droga. Anthony aveva anche provato una carriera nel cinema: ma fu proprio il padre ad osteggiarlo. Anche il figlio più piccolo, Alain Fabien, ha raccontato di grandi liti fra i suoi genitori, prima che si separassero, quando lui era piccolo. A 18 anni, Alain Delon gli ha tagliato i viveri e lo ha allontanato: "Leggevo delle vicende della mia famiglia dai giornali, come l’ultimo degli ultimi".