Mercoledì 22 maggio esce nelle sale cinematografiche italiane 'Aladdin', remake con attori in carne e ossa dell'omonimo film d'animazione del 1992: alla regia troviamo Guy Ritchie, mentre nel cast ci sono Will Smith (che interpreta il genio nella lampada), Mena Massoud (Aladino) e Naomi Scott (la principessa Jasmine). Quando uscirono i primissimi trailer molti storsero il naso, temendo il peggio: mediamente, invece, la critica sostiene che il nuovo 'Aladdin' è più valido di quanto si pensasse.
ALADDIN, IL FILM
Il compito di realizzare la sceneggiatura del remake è stato affidato a John August, che si è fatto un nome soprattutto lavorando insieme a Tim Burton e scrivendo per lui film come 'Big Fish', 'La fabbrica di cioccolato', 'La sposa cadavere' e 'Frankenweenie'. In curriculum ha anche i due 'Charlie's Angels' di McG, cosa che gli ha consentito di portare in dote una certa dimestichezza con la commedia d'azione.
Il regista Guy Ritchie, coautore della sceneggiatura, ha invece fatto tesoro dei suoi film a grosso budget, per esempio 'Sherlock Holmes' e 'King Arthur', per gestire un set complesso e costoso e che sin dall'inizio gli imponeva di trattenere il gusto irriverente e punkettaro degli esordi: vedi ad esempio 'Lock & Stock', 'Snatch - Lo strappo' e 'RocknRolla'.
LA TRAMA
La storia ricalca fedelmente la trama del film d'animazione e dunque troviamo un ladruncolo di buon cuore che incontra per caso una principessa e se ne innamora, ricambiato, mentre a palazzo il perfido visir Jafar trama per impossessarsi del trono e affida proprio al ladruncolo il compito di procurargli una lampada magica, con la quale dare corpo ai propri desideri.
Di diverso, rispetto al film del 1992, c'è la sensibilità femminista. Già il personaggio dell'epoca era orgoglioso e indipendente: ora i suoi tratti sono sottolineati con maggiore evidenza e declinati in modo più esplicito (c'è pure una canzone a tema, composta ad hoc per il remake).
IL TRAILER
COM'È 'ALADDIN': LE RECENSIONI
Come anticipato, in media 'Aladdin' è stato recensito meglio di quanto si potesse pensare inizialmente: nel complesso è stato giudicato superiore a un altro remake in live action ('La bella e la bestia') e più capace di mettere in scena un convincente immaginario da favola.
Il fatto però che la nuova versione riproponga in modo spesso identico le immagini del 1992 è un'arma a doppio taglio: può soddisfare coloro che si attendono il rispetto del film originale, ma scontentare coloro che sperano in un qualche guizzo di originalità. Da questo punto di vista, la componente femminista di Jasmine ha una sua potenzialità, anche se alcuni l'hanno trovata un po' forzata.
Ultima osservazione, Will Smith aveva il compito ingrato di confrontarsi con il compianto Robin Williams: non ne è uscito con le ossa rotte, ma nemmeno in trionfo.
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MagazineAladdin, com'è il remake con il genio Will Smith