In diversi paesi del mondo si stanno portando avanti progetti per addestrare i cani a rilevare il Covid-19 negli essere umani. Gli Emirati Arabi Uniti hanno superato tutti in velocità nel passare dalla sperimentazione alla pratica, schierandoli per primi negli aeroporti del paese. I passeggeri che atterrano a Dubai o ad Abu Dhabi troveranno ad attenderli i cani poliziotto pronti a stanare l'infezione grazie al loro fiuto sopraffino. Il dispiegamento sul campo di queste unità cinofile segue la fase di studio e i test (effettuati in alcuni ospedali da campo in massima sicurezza per animali e operatori) che si sono conclusi a luglio con risultati più che soddisfacenti. I cani si sono rivelati in grado di individuare rapidamente l'eventuale presenza della malattia nel 92% dei casi, annusando i campioni prelevati dalle ascelle dei soggetti. Il protocollo messo in atto negli aeroporti degli Emirati prevede che i cani e i passeggeri sottoposti al controllo non entrino nemmeno in contatto diretto. Il tamponi vengono appunto presi dall'ascella, portati in una stanza isolata e quindi inseriti in particolari contenitori di metallo: in pochi secondi i cani li passano in rassegna ed emettono il verdetto.
I cani anti Covid vanno ad aggiungersi alle altre misure di prevenzione e sicurezza già implementate negli scali del paese, come ad esempio l'obbligo da parte dei viaggiatori di presentare una certificazione di esame negativo alla malattia effettuato nelle 96 ore precedenti la partenza.