Avere il "fidanzatino" o la "fidanzatina" nel corso dell'adolescenza
non è un imperativo categorico. Lo dice uno studio psicologico pubblicato
sulla rivista Journal of School Health, secondo cui chi
non ha una relazione romantica in età da liceo non solo non è da guardare con "sospetto", ma è anche meno incline alla depressione e ha migliori capacità sociali rispetto a quelle di molti coetanei.
Amori adolescenziali
Nello spiegare i presupposti della ricerca, Brooke Douglas, del College of Public Health della Georgia, dice che la maggior parte degli adolescenti "ha avuto un qualche tipo di esperienza romantica dai 15 ai 17 anni". Se per molti questo rappresenta uno
standard di comportamento nello sviluppo psicologico dei ragazzi, Douglas ha iniziato a chiedersi cosa si potesse dire degli adolescenti che viceversa non sperimentano una
relazione di coppia. "Significa che sono dei disadattati sociali? Pochi studi avevano esaminato le caratteristiche di questi giovani e abbiamo deciso che volevamo saperne di più", sottolinea la ricercatrice.
Piccoli affari di cuore
Per fare luce sulla questione, Douglas e la collega Pamela Orpinas hanno riordinato i dati raccolti da un precedente studio del 2013, che riguardavano la
vita amorosa di un folto gruppo di adolescenti della Georgia nord-orientale, seguiti per un arco di sette anni. Ogni primavera, gli studenti segnalavano se fossero usciti insieme a qualcuno, snocciolando altre informazioni
relative alla propria sfera sociale ed emotiva, tra cui i rapporti con gli amici, la situazione a casa e a scuola, la presenza di sintomi depressivi e l'insorgenza di pensieri suicidi. Il quadro veniva poi completato attraverso un questionario compilato dagli insegnanti, che valutavano il comportamento di ciascun giovane mettendone in risalto le abilità sociali, le capacità di leadership e il livello di depressione.
Non c'è nulla di sbagliato
Incrociando tutti i risultati, è emerso che la mancanza di una relazione amorosa durante l'adolescenza
non rappresenta un problema, tanto che spesso risulta associata a capacità sociali pari o migliori rispetto alla media. Con l'aggiunta di
livelli di depressione più bassi. "In sintesi, abbiamo scoperto che gli studenti che non frequentano altre persone crescono bene: semplicemente stanno seguendo una traiettoria di sviluppo diversa e altrettanto salutare rispetto ai loro coetanei", specifica Orpinas.
In conclusione, afferma Douglas, questo lavoro suggerisce la necessità di
uscire dalla visione stereotipata secondo cui un giovane che non ha ancora sperimentato il primo appuntamento abbia qualche problema. Al contrario, serve un
approccio educativo che faccia capire agli adolescenti che "hanno la libertà individuale di scegliere se vogliono uscire o meno con qualcuno, e che entrambe le opzioni sono accettabili e salutari".