Martedì 1 Ottobre 2024
LETIZIA GAMBERINI
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Addio Popoff. Bambino prodigio, una vita per gli altri

Valter Brugiolo è scomparso a 63 anni: nel 1967 vinse lo Zecchino d’Oro incantando l’Italia.

Addio Popoff. Bambino prodigio, una vita per gli altri

Valter Brugiolo con il Mago Zurlì (Cino Tortorella) allo Zecchino d’Oro del ’67

Con quella sua voce di bambino evocava un mondo gelido di zar, steppe e cosacchi. Un immaginario in bianco e nero, anche se la zazzera inconfondibile sul piccolo schermo era bionda, che ha reso indimenticabile la canzone Popoff e il suo piccolo interprete: Valter Brugiolo, che quando vinse la nona edizione dello Zecchino d’Oro nel 1967 non aveva ancora sei anni. E, ora che se ne è andato, all’ospedale Sant’Orsola di Bologna per le complicazioni di una malattia, quelle immagini di lui davanti al Piccolo Coro dell’Antoniano, con Mariele Ventre o il Mago Zurlì sono cristallizzate nella memoria degli italiani. E non solo.

Brugiolo, che era nato a San Venanzio di Galliera, nella Bassa bolognese, il 6 giugno del 1961, raccontò qualche anno fa che, in un viaggio in Olanda, si era sentito apostrofare: "Ma lei non era quello che cantava la storia del cosacco?". E dire che "ho rischiato di non cantare allo Zecchino d’Oro perché non volevo imparare la canzone – era un altro aneddoto – e Padre Berardo disse a mia madre: “Se non vuole imparare la canzone lo cambiamo immediatamente!”. Ma prima la pazienza di Mariele e poi quella di mia mamma e dei miei fratelli più grandi ovviarono a questa possibilità. Poi come andò a finire tutti lo sapete".

La canzone scritta da Anna Benassi, Paolo Gualdi e Mario Pagani è stata certamente una delle più popolari del celebre concorso canoro e Valter (o Walter, secondo alcune grafie), diventato popolare con quel quel brano e quel suo visetto un po’ imbronciato, fu in seguito protagonista in diverse pubblicità di Carosello e, tra il 1967 e il 1970, entrò anche nel circuito dei musicarelli accanto a cantanti come Al Bano e Romina Power, Little Tony e Mario Tessuto. A dieci anni, per volere dei genitori, l’esperienza finì, ma il rapporto con l’Antoniano è rimasto costante. Tutta la parabola umana di Brugiolo, però, è stata una di quelle destinate a lasciare il segno.

Laureato in Economia e commercio, dopo avere anche lavorato nel mulino di famiglia, era padre di cinque figli, accolti in affido e adozione. Nel 2011 è stato fra i fondatori di una scuola primaria paritaria a San Pietro in Casale intitolata a Mariele (le aule si chiamano come le canzoni più celebri), alla cui famiglia è sempre rimasto legato, tanto da far parte del consiglio direttivo della Fondazione Mariele Ventre. Nella sua vita c’è stato spazio anche per la politica, come candidato dall’Udc per l’Emilia-Romagna alle elezioni politiche. Sempre al suo fianco fino all’ultimo, la moglie Alessandra, che anni fa gli donò un rene. "Un trapianto da vivente – raccontava Brugiolo – un intervento molto delicato, ma riuscito. Dal Cielo mi hanno protetto molti santi: e tra loro, ne sono certo, c’era anche Mariele". E in quest’altro mondo, oltre quello della musica, Brugiolo era profondamente impegnato, anche come uno dei fondatore della onlus Associazione nazionale trapiantati di rene. "Un grande uomo, che ha testimoniato il suo amore in tutte le cose della vita – lo ricorda il presidente Andrea Valgimigli–. Ti accoglieva con il sorriso, fino a quando l’ho visto l’ultima volta, venerdì scorso, ancora al computer".

"Era una persona indimenticabile", ricorda Maria Antonietta Ventre, sorella della storica direttrice del Piccolo Coro, presidente della Fondazione a lei dedicata e che ne porta avanti la missione educativa. Per Padre Berardo Rossi, uno dei fondatori dell’Antoniano di Bologna e suo grande amico – racconta Maria Antonietta – "era “il personaggio probabilmente più popolare e più noto dello Zecchino d’Oro“. Un bambino piuttosto silenzioso, ma che quando parlava aveva sprazzi magici. Tutte le nostre iniziative più importanti lo vedevano presente". Così come Valter era legato a un’altra “figlia“ dello Zecchino, Cristina D’Avena. "Ti ricordo fin da bambino, con il tuo sorriso dolce – ha scritto la cantante sui social –. Abbiamo giocato e cantato assieme, eri un amico speciale. Resterai sempre nel mio cuore".