Sabato 19 Ottobre 2024

Addio a Sugar, l’editore-marito della Caselli

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Una famiglia-impresa, tra le poche rimaste in Europa, che ha saputo crescere investendo capitale e tecnologie, entusiasmo e competenze nel mondo della musica, attraversato da cambiamenti epocali: la dinastia Sugar perde Piero, figlio di Ladislao e padre di Filippo, il figlio avuto da Caterina Caselli, l’amore di una vita. Piero Sugar è morto ieri nella sua casa di Milano, la città dove era nato nel 1937. La passione per la musica l’aveva ereditata da papà Ladislao, fondatore della Melodi e di Messaggerie Musicali, che arrivò a gestire la CGD dopo averne acquisito una partecipazione al 50% da Teddy Reno e poi il controllo totale, nel 1959: nacque così la CGD-Sugar.

Entrato nell’azienda paterna negli anni Sessanta – quelli della vittoria di Gigliola Cinquetti a Sanremo con Non ho l’età (1964) – Piero ne sarebbe diventato in seguito amministratore delegato, guidandola con successo, affiancato dalla moglie Caterina Caselli. I due si erano conosciuti ancora ventenni: era stato Ladislao Sugar a notare la Caselli al Piper di Roma, nel 1965, e a farle incidere l’anno dopo la hit Nessuno mi può giudicare. Nel giugno 1970 il matrimonio tra Piero a Caterina (nella foto in alto), l’anno dopo la nascita del figlio Filippo. Nel 1989 Caterina Caselli, l’ex “casco d’oro“ che aveva ormai scelto di dedicarsi alla musica da produttrice e talent scout di grande fiuto, ha fondato la Insieme-Sugar, poi Sugar. Attualmente, a capo della società c’è Filippo, che ha seguito le orme della famiglia ed è stato anche presidente della Siae dal 2015 al 2018.