Giovedì 26 Settembre 2024

Il 21 settembre è la Giornata mondiale della gratitudine

Ideata nelle isole Hawaii negli anni ‘60, si tratta di un’occasione importante per comprendere ciò che abbiamo e che, al contrario, i più sfortunati non possono vantare

Giornata mondiale della gratitudine - Crediti iStock Photo

Giornata mondiale della gratitudine - Crediti iStock Photo

Per dire grazie ci vuole un attimo, un battito di ciglia, sono sole sei lettere, tutte incluse nel nostro alfabeto fonetico italiano. Eppure, a volte, sembra che per alcuni pronunciare questa parola sia quasi una sorta di montagna insormontabile. Anche da qui nasce la necessità di celebrare una Giornata Mondiale della gratitudine, che ricorre ogni anno il 21 settembre.  

La storia

Per risalire alle origini di questo evento, dal valore inestimabile, è necessario compiere un viaggio ai nostri antipodi e sbarcare sulle candide spiagge delle isole Hawaii, dove nel 1965 per la prima volta in assoluto se n’è parlato all’interno di una riunione tra autorità presenti sul posto. L’anno successivo, nel 1966, venne celebrata la prima ricorrenza, con la speranza che milioni di persone in tutto il mondo, da quel momento in poi, l’avrebbero rispettata per costruire un mondo migliore.

Il significato

Ci sono molti aspetti delle nostre vite da “occidentali” che diamo per scontate: l’accesso all’acqua e alle risorse energetiche, al cibo, all’istruzione, sono tutti diritti che difficilmente oggi ci vengono negati in Italia. Ciò però non accade in molti altri luoghi del mondo, dove sono in molte le libertà negate agli individui che ancora oggi, pur nel 2024, se le devono guadagnare con i denti. La gratitudine - un sentimento che tra l’altro molto radicato nel Cristianesimo - corrisponde ad accettare di buon grado tutto ciò che abbiamo nella vita, come se l’avessimo scelto. Possiamo dunque essere grati tra le altre cose di essere circondati di affetti che ci vogliono bene, della bellezza del mondo che ci circonda e della serenità legata al nostro benessere economico, soprattutto se comparata ai meno abbienti. Un giorno simile è inoltre prezioso per riflettere su un tema spinoso, quello del privilegio: capire che possediamo qualche cosa che altri non hanno (poco importa se materiale o meno) ci permette di fare un passo indietro, scendere dal piedistallo che spesso ci creiamo e mettere in discussione le nostre certezze.

Come festeggiare

I modi per rendere omaggio alla Giornata della Gratitudine sono numerosi e possono variare da un semplice gesto, come un post sui social accompagnato dall’hashtag #WorldGratitudeDay, o ancora da azioni concrete che facciano del bene a noi stessi e agli altri. Scrivere un messaggio di ringraziamento (o ancor meglio un biglietto!) ad uno dei nostri cari dopo un favore ne è un esempio. Anche condividere un pasto può essere un'attività per creare senso di comunità e un'opportunità per esprimere gratitudine.

Nelle scuole, in casa, o negli uffici, si potrebbe inoltre pensare di dare vita ad una sorta di albero della gratitudine, un grande cartellone dove chiunque potrà, nel corso del tempo, incollare i propri messaggi su un pezzo di carta, creando così un ambiente più positivo e stimolante per tutti. Infine, chiunque può pensare di acquistare una piccola agendina dove appuntare quotidianamente i motivi per cui è grato alla vita. Per i più tecnologici, ovviamente, tutto questo può essere fatto anche in formato elettronico anche se, va detto, in questi casi un supporto cartaceo ha il suo fascino.