Giovedì 16 Gennaio 2025
REDAZIONE MAGAZINE

Il 20 gennaio è il Blue Monday, perché è il giorno più triste dell'anno

La data simbolica è stata individuata dallo psicologo Arnall nel 2005 attraverso la combinazione di più fattori

Blue Monday - Crediti iStock Photo

Blue Monday - Crediti iStock Photo

Il Blue Monday è noto come il giorno più triste dell’anno e cade generalmente al terzo lunedì di gennaio (per il 2025 è il 20 gennaio). Questa data simbolica è stata creata in base a una formula ideata nel 2005 dallo psicologo Cliff Arnall, che ha combinato diversi elementi: il maltempo tipico della stagione invernale, le finanze che scarseggiano dopo le spese fatte durante le festività, il senso di fallimento che potrebbe subentrare per non rispettare i buoni propositi per l’anno nuovo e la difficoltà di tornare alla routine dopo la pausa natalizia. Pur essendo una teoria priva di solide basi scientifiche, il Blue Monday è diventato un fenomeno culturale e mediatico, capace di catturare l’attenzione di molte persone in tutto il mondo e, naturalmente, in tempi recenti sui social. 

Il colore blu 

L’espressione Blue Monday si ispira al colore blu, tradizionalmente associato alla tristezza e alla malinconia. Uno dei primi riferimenti letterari si trova nel poema breve ‘The Complaint of Mars di Geoffrey Chaucer’ (1343-1400), celebre autore de ‘I racconti di Canterbury’. In questo testo, Chaucer utilizza l’espressione “wyth teres blewe and with a wounded herte”, dove il termine arcaico “blewe” (blu) è riferito alle “teres” (lacrime). In italiano, si traduce come “lacrime blu”, per rappresentare simbolicamente uno stato d’animo triste. Con il tempo, il colore blu ha assunto altri significati nella cultura inglese, associato spesso alla malattia (forse per il pallore cianotico di malati e defunti), alle possessioni demoniache o persino all’abuso di alcol. Blue Monday fa poi riferimento alla percezione - valida per tanti - che il lunedì sia un giorno particolarmente faticoso, poiché segna il ritorno al lavoro e alla routine dopo il weekend.

Il lunedì

In molte culture, il lunedì rappresenta una sfida emotiva e fisica per chi riprende il lavoro o gli impegni quotidiani. In Turchia, ad esempio, si parla di pazartesi sendromu o sindrome del lunedì. In Francia, chi rientra al lavoro con poca voglia, a quanti gli chiedono come si senta, potrebbe rispondere “Comme un lundi” (“Come un lunedì”). Nei paesi anglosassoni, l’espressione “to have a case of the Mondays” descrive perfettamente il cattivo umore tipico di questo giorno. Anche altrove hanno modi particolari per descrivere l’avversione verso il lunedì. In Germania si parla di montags-auto (“auto del lunedì”) per indicare i prodotti difettosi, attribuendone i difetti alla scarsa concentrazione del primo giorno lavorativo. In Spagna, il lunedì è il día de bajón (il giorno del crollo), mentre in Portogallo è conosciuto come o dia cinzento (il giorno grigio).

Nella musica 

L’accostamento simbolico tra il blu e il lunedì si riflette anche nella musica, con due celebri canzoni intitolate proprio ‘Blue Monday’. La prima, scritta da Dave Bartholomew, fu registrata per la prima volta nel 1953 da Smiley Lewis, ma raggiunse il successo grazie a Fats Domino, che ne fece una nuova incisione nel 1956. Questo testo rhythm and blues fu tra i primi del genere a entrare nelle classifiche di Billboard, diventando un classico dell’epoca. Il secondo brano ‘Blue Monday ‘è dei New Order, che lo hanno pubblicato nel 1983. Peter Hook, uno degli autori, raccontò che l’idea nacque leggendo della canzone di Fats Domino in un giorno in cui lui e i suoi colleghi si sentivano particolarmente tristi. L’artista pensò dunque che quel titolo fosse perfetto per descrivere il loro stato d’animo.

Strategie 

Per chi sente il peso del Blue Monday, ecco alcuni suggerimenti per migliorare l’umore e affrontare questa giornata (ma anche altri momenti in cui ci si può sentire malinconici e poco motivati): dedicare tempo a se stessi, magari leggendo, ascoltando musica o guardando un film; stimolare la creatività, attraverso attività come la scrittura, la pittura o la musica; condividere i propri pensieri parlando con amici o familiari; riconoscere ciò che dà gioia, ad esempio creando una lista delle cose che si amano; praticare sport, che può aiutare a scaricare lo stress e a rigenerare la mente.

Un’occasione per riflettere

In buona sostanza, il Blue Monday potrebbe anche essere interpretato come un invito a prendersi cura di sé e a guardare il lato positivo anche nei momenti più difficili, così come ricordano alcune citazioni d’autore in merito a questa giornata e a ciò che evoca:  “Ogni giorno ha la possibilità di essere migliore del precedente”. (Charles F. Glassman) “La tristezza fa parte della vita, ma non deve prendere il sopravvento”. (Laura Dern) “La vera tristezza non arriva dall’esterno, ma da dentro di noi”. (Richard Bandler) “Domandarsi perché quando cade la tristezza in fondo al cuore, come la neve non fa rumore”. (Lucio Battisti) “Quando uno è triste non servono le classifiche, non c’è un tristometro, è inutile dire sto mediamente peggio di te o decisamente meglio di te, si diventa tutti ottusi ed egoisti e la propria tristezza diventa una grande campana in cui ci si chiude, per non ascoltare la tristezza degli altri”.  (Stefano Benni) “La parola felicità perderebbe il suo significato se non fosse bilanciata dalla tristezza”. (Carl Gustav Jung) “Può darsi che non sarai mai felice. Perciò non ti resta che danzare, danzare così bene da lasciare tutti a bocca aperta”. (Haruki Murakami)