Roma, 19 giugno 2013 - Di giorno provvedono gli uccelli, di notte i pipistrelli. Due armi “biologiche” tra le più efficaci e rispettose dell’ambiente e della salute umana nella lotta per sconfiggere le fastidiose zanzare.
A mettere in pratica il metodo, il più ecologico al mondo, è il Centro logistico della Guardia di Finanza di Roma, che ha realizzato, con la LIPU, un progetto sulla lotta biologica agli insetti. Nel Centro della Gdf - che si trova in un’ansa del Tevere a Roma all’interno del Grande raccordo anulare – sono stati installati dalla LIPU 40 rifugi (20 “bat-box” per pipistrello e 20 nidi artificiali per uccelli) con lo scopo di incentivare una presenza stabile, nel periodo riproduttivo, di rondini e balestrucci (noti divoratori di insetti) e quelle specie di pipistrelli più “specializzati” a vivere in ambienti urbanizzati, come il pipistrello albolimbato, il pipistrello di savi e il pipistrello nano (il più piccolo dei tre).
Batbox e nidi artificiali che riproducono in modo fedele quegli spazi presenti in natura (o negli edifici) dove queste specie si insediano facilmente per costruirvi il nido. I pipistrelli possono diventare alleati molto validi per la lotta alle zanzare. In una sola notte questi animali mangiano talmente tanti insetti da aumentare il proprio peso di una percentuale compresa tra il 25 e il 50 per cento.
Secondo alcuni calcoli i pipistrelli possono ingerire tra i 500 e i 5mila insetti a notte; di zanzare (o insetti di dimensioni simili) ne possono ingerire tra i 1.000 e i 2mila. Rondini e balestrucci, predatori diurni, possono invece inghiottire, in un solo giorno, una quantità di insetti pari a circa 170 grammi.
Accanto a bat box e nidi artificiali sono stati inoltre installati “rifugi” per attrarre altre specie golose di insetti: cinciarelle e cinciallegre, ma anche il pigliamosche e la ballerina bianca. I metodi chimici comunemente utilizzati per la lotta alle zanzare non solo non sono efficaci, ma risultano nocivi per la natura e per la salute dell’uomo: agendo solo sugli adulti (e non sulle uova e le larve) con cui vengono a contatto, rendono i superstiti di volta in volta più resistenti; eliminano i predatori naturali della zanzara perché le disinfestazioni, non essendo selettive, colpiscono tutti gli insetti, compresi quelli utili di cui si alimentano gli animali, come uccelli e pipistrelli; alterano l’ecosistema e inoltre inquinano le falde acquifere.
L’unica alternativa, dunque, è costituita dai rimedi naturali, che dovrebbero essere applicati a tutti gli stadi di sviluppo delle zanzare (uova, larve, adulti). Il progetto prevede, nel prossimo mese di settembre, un incontro sul tema pipistrelli per le famiglie, a cura del Centro recupero fauna selvatica LIPU a Roma.
Lo scopo sarà aiutare le persone a superare gli ingiustificati timori verso questi animali, che, al contrario, si rivelano anche molto utili per la nostra salute e persino affascinanti. Durante l’incontro si potranno vedere da vicino alcuni esemplari e assistere, in via eccezionale, al rilascio di alcuni giovani orfani ricoverati al Centro recupero LIPU, che in quel periodo saranno completamente svezzati e pronti per la liberazione.
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