Komb(w)ine
L'analcolico che combina tè biologico e mosto d’uva

Andrea Moser e Ettore Ravizza con Komb(w)ine (foto Gaia Menchicchi)
Facciamo 13. Avevamo detto 12 anteprime, ma ne aggiugniamo una bonus, fuori conteggio, perché diversa da tutte le altre. Farà discutere, a qualcuno piacerà tanisssimo e altri la schiferanno, ma sicuramente vale la pena parlarne. E assaggiarla, prima di sputare (sentenze).
Ettore Ravizza - founder di 'Evoluzioni - the good-for-you beverage company'- e l’enologo Andrea Moser presentano Komb(w)ine, una bevanda analcolica che combina le regole del vino con quelle della kombucha e ha l’ambizione di aprire la strada a una nuova categoria enologica.
Si tratta di un prodotto innovativo e benefico a base di tè biologico e mosto d’uva monovarietale, con l’aggiunta di Scoby (Symbiotic culture of bacteria and yeast) - madre di lieviti e batteri, artefice del processo di fermentazione e di eliminazione dell’alcol. È inoltre sostenibile, perché si realizza con un metodo naturale - senza l’utilizzo di macchinari ad alto consumo energetico -, e viene prodotta senza sprechi, impiegando il mosto d’uva che le cantine avrebbero scartato.
Komb(w)ine nasce dalla vigna ma ha in sé qualcosa di più di un vino: mantiene vive
tutte le sue proprietà benefiche derivanti dal processo di fermentazione. Proprio
come una kombucha, è ricco di acidi organici, antiossidanti, minerali e amminoacidi,
oltre che di batteri e lieviti buoni e vitali. Sostiene inoltre il sistema immunitario,
aiuta la digestione e aumenta la vitalità e la biodiversità del microbiota intestinale.