Brindisi di Capodanno con le bollicine italiane, le più diffuse nel mondo: ecco gli spumanti da stappare
Oltre un miliardo di bottiglie prodotte e commercializzate nel 2024, un numero record. Quale scegliere per accogliere il 2025? La nostra guida per prezzo, geografia e tipologia
Oltre un miliardo. E’ il numero delle bottiglie di bollicine italiane che sono state prodotte e commercializzate nel 2024, cifra record. Di queste 355 milioni (+7%) saranno stappate tra Natale e Capodanno in Italia e nel mondo.
Un primato assoluto, rileva l’Osservatorio del vino Uiv-Ismea nel consueto report di fine anno, che dimostra la forza di una tipologia refrattaria a crisi economiche, conflitti e a difficoltà ormai strutturali del settore. Quindi, prima o dopo i pasti, con l’aperitivo, all’inizio o alla fine, col patè, col pesce crudo o col panettone, a tutto pasto o solo all’inizio il vino delle feste per eccellenza, quello che fa allegria e convivialità, è lo spumante, ormai prodotto da nord a sud del Belpaese, nelle varie tipologie, secco, molto secco, brut, extra dry, dolce. E con la diverse metodiche: charmat (o metodo Martinotti) con la presa di spuma in autoclave, oppure Metodo classico rifermentato in bottiglia con più o meno lunga sosta sui lieviti.
Ma quale spumante scegliere, per prezzo e per tipologia, per vitigno e per provenienza geografica? Ecco una serie di suggestioni, tante etichette con relativi prezzi , che spaziano un po’ per tutta la Penisola enoica, per rispondere ai gusti, alle curiosità e anche al portafoglio di ciascuno.