Sangiovese Docg e Rosso Doc del Monte Amiata: la crescita di Montecucco

La piccola e storica denominazione toscana continua la sua ascesa anche all’estero, protando avanti la bandiera del biologico

di Redazione Itinerari
3 maggio 2024

Vigneti della Dop Montecucco

Il Consorzio Tutela Vini Montecucco ha conquistato operatori e buyer al Vinitaly. La Denominazione amiatina ha accolto un significativo e costante flusso di operatori, giornalisti e wine lover nazionali ed internazionali con una rappresentanza di 24 etichette al banco consortile e di 5 aziende socie presenti allo stand (Basile, Parmoleto, Villa Patrizia, La Banditaccia e Campinuovi), per raccontare una storia che parla di antiche tradizioni.

Vinitaly ha offerto alla DO un’occasione fondamentale per rafforzare la presenza nei mercati di riferimento – USA, Centro e Nord Europa, oltre che l’Italia – e per individuare nuovi spazi all’estero. Da segnalare in particolare l’interesse manifestato da parte di un importatore del Vietnam. In uno scenario sempre più competitivo, la Denominazione viene apprezzata in tutto il mondo non solo per l’alto livello qualitativo e l’accessibilità dei suoi vini ma anche per la capacità di rispondere alla domanda nazionale e internazionale di prodotto ’bio’. E cresce sempre più l’impegno del Consorzio a tutela di un territorio già naturalmente vocato al biologico e che vive nel rispetto della biodiversità e nella conservazione della sua integrità.

Parlando di prodotto, accanto al Sangiovese Docg – firma d’eccellenza del Montecucco – protagonisti sul banco d’assaggio sono stati il Rosso Doc e il Vermentino che, grazie ai buoni livelli di acidità resi possibili dalla collocazione territoriale e dall’ottimo rapporto qualità-prezzo, si sposano con le esigenze della nuova generazione di consumatori, alla ricerca di una bevuta sempre più fresca e non impegnativa per palato e portafoglio.