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Il Sangiovese ad alberello di Cantina Maurizio Costa che racconta Modigliana

Il figli Angelo e Francesco hanno raccolto l’eredità del padre, dedicandogli il nuovo nome dell’azienda, in una meravigliosa terra vocata al vino, a cavallo tra Emilia e Toscana

di CAMILLA GARAVAGLIA
29 marzo 2025
I vini Cantina Maurizio Costa in degustazione al Crazy Pizza

I vini Cantina Maurizio Costa in degustazione al Crazy Pizza

Creare un Sangiovese in purezza, allevato ad alberello sui crinali appenninici di Modigliana, che conservi ancora oggi l’anima delle vigne piantate più di un secolo fa: è il sogno che sta alla base del progetto firmato Cantina Maurizio Costa, presentato in uno scenario insolito per degustazioni di vino, ma molto azzeccato: il Crazy Pizza di Milano di via Moscova.

Cantina Maurizio Costa è il nuovo nome-omaggio dato ai figli di Maurizio - recentemente scomparso - all’azienda Torre1922, per un rilancio che non è solo questione di marketing: è, anzi, il passaggio di testimone ad Angelo e Francesco Costa del lavoro iniziato a suo tempo sulle colline di Modigliana tanto tempo - e tanta esperienza - fa.

Il territorio

vigneto
I vigneti occupano 'solamente' 14 ettari dei cento di proprietà

Partiamo, come si dovrebbe fare, dal territorio. Modigliana è un Comune che fa parte della storica area della Romagna Toscana, linguisticamente e culturalmente romagnola ma governata da Firenze fino al 1923: un anno dopo la piantumazione delle viti nel vigneto della famiglia Costa. Parliamo di un territorio splendido, dove gli ettari impiantati a vigneto sono “solo” 14 su 100 totali di proprietà. Si trova qui l’impianto storico di Sangiovese del 1922, affiancato da nuovi filari di Sangiovese e Cabernet Franc, tutti protagonisti della trasformazione a opera di Angelo e Francesco. A rendere possibile questo progetto ambizioso è la collaborazione con l’enologo Donato Lanati e l’agronomo Andrea Paoletti, che da cinque anni accompagnano l’azienda in un percorso di ricerca e valorizzazione.

La filosofia

“Non cercate di giudicare il vino, è lui che parla con voi - ha detto Lanati -. Il mio desiderio era e resta quello di fare un vino che, quando lo bevi, ti fa sentire a Modigliana. Non si tratta, a mio parere, di fare un vino naturale, ma un vino che rispetti in modo autentico la natura, la storia, l’anima di un vigneto. L’obiettivo di tutti noi è uno solo: fare felici le persone attraverso ciò che la terra ci regala”.

Le etichette

Tre le etichette su cui punta la nuova Cantine Maurizio Costa: Floss, Rubicone Igt Rosso 2021. Un Cabernet Franc in purezza dal colore vellutato dei gerani, floreale anche al naso ma pur sempre ricco di sentori di frutto rosso. Cento, Romagna Doc Sangiovese Modigliana 2020, dal nome che omaggia i cento anni delle viti originarie. È un Sangiovese dal profilo elegante: rosso carminio, profumato di ciliegia, mora e susina, fresco e sapido al palato. Modi, Rubicone Igt Rosso 2021. Un blend di Merlot, Cabernet Sauvignon e Sangiovese che richiama nel nome lo storicamente famoso fiume Rubicone. Si presenta con un rosso intenso dai riflessi violacei, profuma di amarena e di spezie bianche.

degustazione 2
Un momento della degustazione

Frutti di un lavoro che, va sottolineato, parte da un’analisi rigorosa. “Tutto parte dalla comprensione di quello che c’è, di quello che già esiste, che poi va messo a confronto con ciò che noi come cantina vogliamo fare - ha concluso Donato Lanati -. Voglio comprendere fino a fondo, tessera per tessera, quel mosaico di elementi che comporre il terroir, catturare il genius loci. E metterlo in bottiglia”.