Prea, l’evoluzione Alta della Valpantena

La Collina dei Ciliegi presenta la prima annata – e primo vino di una nuova collezione - di questo cru Bianco Verona Igt, blend di Garganega, Pinot Bianco e Chardonnay da vigne in altura

di M.MEZ.
25 giugno 2024
Prea

Prea

Si chiama Prea, dal nome della parcella del vigneto nella località di Erbin, tra i 570 e i 620 metri d’altitudine, ed è un blend di Garganega, Pinot Bianco e Chardonnay,

E’ il primo vino della collezione Alta, il progetto sviluppato da La Collina dei Ciliegi in collaborazione con Lydia e Claude Bourguignon, agronomi e studiosi di terroir di fama internazionale. E proprio il terroir è il focus di Prea, un Bianco Verona Igt che rappresenta l’evoluzione della Valpantena, spingendo la ricerca enologica al di fuori dei confini della Doc Valpolicella, di cui Valpantena rappresenta una pregiata sottozona. 

Lo studio

“Tutto ha avuto inizio nella primavera del 2016 – spiega Massimo Gianolli, presidente de La Collina dei Ciliegi – quando con Christian Roger analizzammo i vini sino a quel momento prodotti e i fondamentali pedoclimatici che caratterizzano Erbin. Christian si convinse che la Collina dei Ciliegi potesse rappresentare un nuovo e innovativo progetto vitivinicolo, suggerendoci di coinvolgere fin da subito Lydia e Claude Bourguignon. Dalla meticolosa attività di carotaggio dei diversi appezzamenti e dalle analisi della stratigrafia dei suoli, abbiamo compreso che i terreni di Erbin, come più in generale l’alta collina della Valpantena, sono di origine giurassica, mai lavorati in modo intensivo e di conseguenza ricchi in modo straordinario di sostanza organica".

Massimo Gianolli, al centro, con e Lydia e Claude Bourguignon tra le vigne di La Collina dei Ciliegi
Massimo Gianolli, al centro, con e Lydia e Claude Bourguignon tra le vigne di La Collina dei Ciliegi

Il vino

Nei giorni scorsi è stata presentata la prima annata di Prea, la 2021, un vino che si presta bene all’invecchiamento, grazie anche alla fermentazione e all’affinamento in cemento e ceramica. Prea, pietra in dialetto veronese, indica quel terreno marno-calcareo ricco di scheletro di origine cretacica tipico della parcella. È questa caratteristica del territorio a conferire spiccate mineralità e acidità. Il vino nasce da una vendemmia manuale dei migliori grappoli dell’omonimo vigneto, che si estende per quasi quattro ettari sulle scenografiche colline più alte della tenuta, e che beneficiano appieno degli importanti sbalzi termici tra giorno e notte e una lunga stagione di vendemmia che prosegue fino a ottobre. Segue una pressatura soffice delle uve a grappolo intero, poi la fermentazione in vasche di cemento a temperatura controllata tra i 16 e i 18 gradi centigradi. Due anni di affinamento tra cemento e ceramica per concludere poi con gli ultimi 6 mesi in bottiglia.

La degustazione

Colore giallo dorato tenue e brillante, al naso si trovano note di pietra focaia, frutta esotica, spezie ed erbe officinali, unite a fiori bianchi. In bocca, dopo un ingresso delicato, si avverte una decisa sapidità. Il finale è molto persistente e lascia una grande freschezza.

Il progetto Alta

Il progetto Alta darà vita a quattro innovativi vini ‘super Igt’ nelle terre della Valpolicella/Valpantena, per una produzione integralmente bio che a regime non supererà le 90.000 bottiglie. Le rese programmate di 40-60 quintali per ettaro garantiscono da un lato longevità alle vigne e dall’altro la massima qualità delle uve che l’enologo Paolo Posenato, il quale fin dal primo giorno ha sposato la filosofia e l’approccio proposto da Lydia e Claude, trasforma nelle diverse partite di vino, seguendo in cantina l’impostazione parcellare del vigneto, affidando ciascuna a uno o più periodi di affinamento in vasca di cemento, in anfora di terracotta, in clyver di ceramica, o in botte, tonneaux e barrique di rovere francese. Alta si configura così come un vero e proprio laboratorio ‘a vigna aperta’, in cui il filo conduttore sono il rigore e l’eccellenza con cui sono pensati e prodotti i vini.

Prea 2021 Bianco Verona Igt, La Collina dei Ciliegi. Prezzo: 40 euro