Piccini 1882, cinque generazioni a servizio del Chianti Classico. E non solo
PREZZI&QUALITA’ – L’azienda familiare toscana vanta oggi oltre 200 ettari di vigneti in alcune delle zone più vocate d’Italia, dall’Etna al Piemonte

Mario Piccini con i figli Benedetta, Michelangelo e Ginevra
Il vino come passione di famiglia. Piccini 1882 è il gruppo vitivinicolo della famiglia Piccini, con sede a Castellina in Chianti, nel cuore del Chianti Classico. Una storia famigliare iniziata alla fine dell’800 e giunta oggi alla quinta generazione.
Oggi il gruppo Piccini vanta 5 tenute, per oltre 200 ettari di vigneti dal Chianti Classico alla Maremma fino ai territori vulcanici del Vulture e dell’Etna: Fattoria di Valiano nel Chianti Classico; Tenuta Moraia in Maremma; Villa al Cortile a Montalcino; Regio Cantina in Basilicata e Torre Mora in Sicilia. Nel 2018 la famiglia ha acquisito la storica realtà degli Agricoltori del Chianti Geografico, punto di riferimento storico del Chianti.
La governance è famigliare: Mario Piccini è l’amministratore delegato, supportato dalle sorelle Martina ed Elisa. Accanto a Mario i figli Benedetta, Ginevra e Michelangelo che hanno contribuito a costruire la dimensione internazionale di un’azienda presente oggi in oltre 80 Paesi. Nel 2022, infine, la famiglia è sbarcata nelle Langhe con l'acquisizione del celebre brand piemontese ‘Cantina Porta Rossa’.

Il progetto guidato dalla quinta generazione Piccini si chiama ‘Generazione Vigneti’. “L’obiettivo che ci guiderà sarà il racconto delle peculiarità e delle sfumature di cinque terroir che hanno segnato la storia del settore vitivinicolo italiano e della nostra famiglia – affermano Ginevra, Benedetta e Michelangelo – in questo viaggio saremo affiancati dagli enologi Alessandro Barabesi e Pasquale Presutto, in un approccio ecologico e sostenibile”. “È un’immensa soddisfazione – dice Mario Piccini – poter vedere i frutti del progetto avviato a metà anni Novanta, assieme alle mie sorelle. Trent’anni fa iniziammo a investire nelle aree più vocate d’Italia, con l’ambizione di produrre i grandi vini del territorio, seguendo gli insegnamenti di nostro padre. Oggi, questo sogno è realtà”.
Gli assaggi

Le referenze del gruppo sono tantissime, ne abbiamo selezionate quattro dal Chianti Classico. Due col brand Geografico: la Riserva Chianti Classico Contessa di Radda 2019, armonioso e vellutato, grande rapporto qualità/prezzo (17 € allo shop online); e La Pevera 2020, Igt Toscana (sangiovese con cabernet sauvignon e syrah) naso esuberante di frutta rossa, grande struttura e persistenza (32 €). Poi da Fattoria di Valiano, sulle colline di Castelnuovo Berardenga, due Chianti Classico Gran Selezione: il 6.38, sangiovese (90%) con cabernet e merlot, 18 mesi in legni grandi e piccoli , spezie e frutti di bosco, di bella beva (24,50 €) e il San Lazzaro 2020, cru di Sangiovese 100%, 20 mesi in botte grande, naso vibrante di amarena e lampone, di grande personalità e struttura (38 €) .
Info: www.piccini1882.it e www.chiantigeografico.it