I Musei del vino guardano al futuro tra escape room, arte moderna e social

di LAURA DE BENEDETTI
14 dicembre 2023
Castello di Grinzane Museo del Vino

Castello di Grinzane Museo del Vino

I Musei del vino europei sono pronti alle sfide del futuro. Perché oggi non basta limitarsi ad esporre tutte le fasi della vinificazione, tra pannelli informativi, immagini, macchinari d’una volta e i prodotti della vite. Servono nuovi servizi e bisogna creare ‘esperienze’ per l'educazione: un vero e proprio entertainment per approfondire e condividere le conoscenze, ma anche avviare azioni di marketing per attrarre differenti target di visitatori, con degli spazi espositivi sempre più sostenibili e legati al territorio.

Vino e arte, cioccolato e gaming

Grazie all'uso delle nuove tecnologie e di attività sensoriali, ma anche attività di ‘gaming’ ed escape room, i tradizionali percorsi di visita si stando evolvendo verso tour immersivi ed esperienziali. L'esperienza intorno al vino si arricchisce di sfaccettature: Vivanco ha puntato sul binomio arte e vino ed ospita capolavori di arte moderna contemporanea, da Chagal a Warhol; World of Wine-Wow punta sulla varietà con il Chocolate Story Museum ed il Pink Palace, un luogo dove tutto ha il colore del vino rosè e che è 'instagrammabile' dai più giovani: uno scatto e si va di social. In Spagna si adeguano le proposte col ricorso alle Giant Interactive Maps. Bolzano: la città costruita sul vino… e sul Natale, con la sua stella di buon augurio

Le esperienze in Italia

In Italia, il Castello di Grinzane ha creato un percorso museale nei vigneti mentre il Parco Archeologico del Colosseo offre uno scenario unico dove la viticoltura si fonde con l'archeologia. A Verona, a un anno dalla sua costituzione la Fondazione Museo del Vino Muvin ha invitato ad inizio dicembre 2023 i principali musei del vino europei, proprio per uno scambio di buone pratiche che portino alla promozione della cultura del vino attraverso l'attività museale. Verona si pone come hub di riferimento nazionale in questo settore alimentando in modo sinergico il posizionamento acquisito attraverso la partecipazione alla rete di Great Wine Capitals.

Turismo enogastronomico punta sugli hub

Musei e cantine del vino per le visite dei turisti

Musei e cantine del vino per le visite dei turisti

I Musei del Vino sono hub enogastronomici, luoghi di connessione con i territori del vino. Dalle Città della Gastronomia francesi all'Oro di Montalcino in Italia, quale Tempio del vino Brunello, queste realtà stimolano la visita verso gli spazi rurali. Si tratta di una funzione oggi sempre più desiderata dai turisti, come evidenzia il Rapporto sul turismo enogastronomico italiano 2023: il 63% degli italiani gradirebbe visitarne uno e trovavi una pluralità di servizi, in primis ristorazione (indicata dal 69%), degustazioni (64%), possibilità di prenotare le esperienze nelle aziende di produzione (65%) ed acquistare i prodotti tipici (65%). LEGGI ANCHE - Hypertaste, il sommelier dall’Intelligenza artificiale che degusta il vino con la lingua elettronica

In Italia 46 musei del vino

Nel Belpaese vi sono 46 musei del vino e 83 del gusto, un numero superiore ad altri Paesi come Francia e Spagna. Si tratta però di realtà di piccole e medie dimensioni, prevalentemente di proprietà comunale (41% dei musei del vino e 52% del gusto) o di aziende (33% del vino e 24% del gusto). Questa pluralità ben rappresenta e testimonia la ricchezza enogastronomica italiana, che vanta il maggior numero di produzioni certificate in Europa. L’obiettivo è dunque mettersi in rete proprio come in Francia dove il Ministero della Cultura ha favorito di recente la creazione di una rete europea di Musei del Vino (fonte Fondazione Movin).