Farina Wines, custodi della Valpolicella Classica da oltre un secolo

PREZZI&QUALITA’ – Elena e Claudio sono la quarta generazione alla guida della cantina che valorizza i vini tipici del territorio, come l’Amarone e il Ripasso, ma anche alcuni bianchi veronesi

di LORENZO FRASSOLDATI
14 marzo 2025
Claudio ed Elena Farina, quarta generazione alla guida dell'azienda di famiglia

Claudio ed Elena Farina, quarta generazione alla guida dell'azienda di famiglia

La Valpolicella è l’area collinare del Veronese tra il fiume Adige e i monti Lessini dove l’appassimento delle uve ha creato un mondo enoico di grandi rossi che hanno fatto la storia dell’Italia del vino.

Qui una tecnologia artigianale è diventata storia, cultura, mercato, consumi, export. Dai primi Valpolicella beverini che affascinarono Ernst Hemingway convalescente dalle ferite della prima Guerra mondiale, il successo di questi rossi ha portato l’Italia e il mondo a scoprire il dolce Recioto, l’austero Amarone fino al boom del Ripasso (fatto sulle bucce dell’Amarone).

La barricaia della cantina
La barricaia della cantina

Farina Wines è tra le più storiche cantine della Valpolicella Classica. Da oltre un secolo si dedica alla produzione dei vini più rappresentativi del territorio. La quarta generazione di famiglia è oggi rappresentata da Elena e Claudio Farina, impegnati da più di vent’anni a valorizzare la tradizione di famiglia. Una tradizione che evolve. Le origini della famiglia Farina risiedono nella casa patriarcale del 1500, oggi sede di Farina Wines. Un arco di tufo con al centro un antico stemma araldico introduce alla tenuta, e non solo. È la porta di accesso a cento anni di storia, a un passato mezzadrile, come per la maggior parte delle famiglie in Valpolicella Classica, e a quattro generazioni che nella cura della terra e della vite hanno trovato la loro vocazione.

La barricaia della cantina
La barricaia della cantina

Tutti i vigneti, che seguono la pratica della viticoltura sostenibile, sono dislocati nella zona occidentale della Doc classica, principalmente nelle valli di San Pietro in Cariano, Sant'Ambrogio di Valpolicella, Negrar, Marano di Valpolicella e Fumane. L’approccio di Farina Wines è da sempre quello di valorizzare le singole aree (crus) dei vigneti. Le varietà autoctone di uve, tra cui le principali Corvina, Corvinone, Rondinella e Molinara, maturano a un’altitudine compresa tra i 150 e i 350 metri. Il vigneto gestito è di 65 ettari: 10 di proprietà della famiglia Farina a cui si aggiungono 55 ettari lavorati da 10 conferitori storici. La maggior parte dei vigneti è allevata con la tradizionale pergola veronese. Una scelta stilistica da sempre adottata da Farina Wines per ottenere vini più freschi e con una maggiore acidità.

Vigneti aziendali a San Pietro in Cariano
Vigneti aziendali a San Pietro in Cariano

La vendemmia avviene rigorosamente a mano, secondo tradizione, per garantire una selezione accurata per l’appassimento nei fruttai delle uve destinate ad Amarone e Recioto. Dai cru da singolo vigneto, come Amarone e Ripasso, alla sperimentazione di nuovi blend, sono una ventina le etichette proposte da Farina Wines. In prevalenza rossi, tra cui i classici della Valpolicella - Amarone, Ripasso, Valpolicella Superiore e Recioto -, e alcuni bianchi veronesi - Custoza, Lugana e Soave.

Gli assaggi

I tre classici vini rossi del territorio assaggiati
I tre classici vini rossi del territorio assaggiati

Tre classici del territorio. Il Ripasso 2021 Montecorna (dal nome dell’omonimo vigneto) rifermentato sulle vinacce dell’Amarone, è il biglietto d’ingresso alla maison e alla Valpolicella. Un anno fra legni grandi e piccoli, regala tanta frutta rossa intensa al naso , speziato e armonico al gusto (18 €). L’Amarone 2021 ‘Famiglia farina’ è la corazzata della casa, mix di tradizione ed innovazione. Due anni in botti grandi e poi in bottiglia , è un vino strong (16°) per occasioni importanti. Ciliegia, marasca e cacao al naso; profondo, caldo e vellutato al palato , un vero classico del territorio (45 €). Il Valpolicella Classico Superiore 2021 ‘Alessandro’ , un anno in botti grandi poi cemento e bottiglia, è il vino simbolo del territorio, quello da cui tutto è nato. Tanta frutta rossa al naso, senza eccedere però. Gusto secco ed equilibrato, perfetto sui classici piatti del Veronese: bolliti, arrosti o il formaggio Monte Veronese ben stagionato (25 e).

Info: www.farinawines.com