L’Etna Rosso di Tasca d’Almerita protagonista ai primi Volcanic Wine Awards

Conferito il Chairman’s Award al Contrada Sciaranuova Vigna Vecchia 2017 da Tenuta Tascante

di M.MEZ. -
19 giugno 2024
Vigneti della Tenuta Tascante e, nel riquadro, il Contrada Sciaranuova Vigna Vecchia 2017

Vigneti della Tenuta Tascante e, nel riquadro, il Contrada Sciaranuova Vigna Vecchia 2017

Un riconoscimento speciale, quello del Chairman’s Award, conferito dalla prestigiosa rivista Wine & Spirits nell’ambito della prima edizione dei Volcanic Wine Awards, premio organizzato dal Master of Wine John Szaboche valuta i vini del mondo provenienti da suoli ed aree viticole di natura vulcanica.

Un caleidoscopio enologico globale, su cui svetta la zona dell’Etna, e al cui interno le Vecchie Vigne di Contrada Sciaranuova, nella Tenuta Tascante di Tasca d’Almerita, hanno conseguito una posizione di assoluto valore, premiando così un percorso virtuoso di ricerca e rigenerazione di antichi vigneti etnei, iniziato oltre 15 anni fa da Alberto Tasca. Un lavoro che, con le prime vinificazioni sperimentali del 2004, è stato centrato sul recupero, cura e miglioramento produttivo di alcune tra le aree vitate più vecchie dell’Etna – con ceppi fino a 90 anni – e quando ancora l’area era vocata a produzioni massali di vini utilizzati poi nel Nord Italia e in Europa per rinforzarne la struttura.

La menzione Chairman's Award è stata assegnata al Contrada Sciaranuova Vigna Vecchia 2017 da Tenuta Tascante, un Etna Rosso da Nerello Mascalese in purezza. “Di colore rosso granato pallido - si legge nella motivazione dei giurati – con aromi in evoluzione, è ancora molto vivo: propriamente erbaceo, è un vino per cui sembra valsa la pena aspettare. Al palato è ampio e sostanzioso con molta profondità e un lato tonico, sapido, ossidativo. Grande lunghezza. Harrison Spelman è rimasto colpito dalla freschezza dei suoi frutti di bosco e dai tannini penetranti. Josh Greene ha scoperto che l'integrazione di frutta e tannino conserva una chiara espressione vulcanica, il vino si beve magnificamente in questo momento. Nacho Monclús lo ha definito ‘un vino dell'Etna di livello mondiale, invecchiato, ma così elegante, con sapori di sottobosco e altro ancora. In perfetto equilibrio’”.