Vini, la classifica dei più venduti al supermercato: il Prosecco stacca tutti, Chianti e Lambrusco sul podio
I dati relativi a valore e volumi 2024 nella Gdo, il prezzo medio è parti 5,57 euro al litro. Tra le performance migliori spiccano Primitivo, Vermentino e Ribolla

Sono quasi 50 milioni i litri di Prosecco venduti ogni anno nei supermercati italiani
Sono 753 milioni i litri di vino e spumante venduti nel 2024 nella Grande distribuzione iItaliana che resta il canale di vendita più importante per il settore e offre una fotografia chiara delle preferenze degli italiani in fatto di vini.
La ricerca
L’istituto di ricerca Circana ha reso disponibili in anteprima alcuni dati dello studio ’Circana per Vinitaly’ che, come da tradizione, verrà presentato nella sua interezza nel corso della tavola rotonda ‘Vino e Gdo: Innovazione, Mercati e Opportunità’, in programma a Vinitaly lunedì 7 aprile. In questa occasione, oltre a fare il punto sull’andamento del settore vinicolo nei supermercati nel 2024, mettendo a confronto produttori e distributori, verranno presentati i dati dei primi mesi dell’anno 2025, per approfondire i primi segnali che vengono dai mercati e che potrebbero condizionare l’anno in corso.
Il contesto
Gli ultimi anni sono stati di grande sofferenza per il mercato del vino nella Gdo, a causa degli effetti a lungo termine degli aumenti dei costi di produzione e dei loro riflessi sugli scaffali. Tuttavia, a partire dal 2023, l’andamento del mercato del vino, pur mantenendo il segno meno, ha cominciato a dare segni di miglioramento e nel 2025 potrebbe proseguire nella stessa direzione, grazie in parte al raffreddamento dei prezzi dei prezzi - da non intendere come riduzione – e al conseguente scenario di maggiore stabilità. Il tutto, al netto dei dazi minacciati dall’amministrazione Trump.
I numeri
Secondo Circana, il settore chiude il 2024 con un -1,3% a volume sull’anno precedente (fatta eccezione per lo spumante che sembra aver intrapreso un percorso diverso), in parte compensato da un +2,2% a valore. Performance positiva per i vini in bottiglia a denominazione d’origine che registrano un +0,7%, confermata anche da altre categorie di vini che nel 2024 hanno registrato buoni risultati, in parte inaspettati.
I vini emergenti
Nel 2024, crescono significativamente a volume, rispetto all’anno precedente, il siciliano Inzolia, con il +12,9%, il Primitivo di Puglia (+11,8%), quasi al pari del Vermentino (Sardegna, Toscana, Liguria) con il +11,7%, seguito dalla friulana Ribolla (+11,3%). La classifica dei vini emergenti, cioè quelli col maggior tasso di crescita rispetto all’anno precedente, elaborata invece a valore, mostra il Vermentino al primo posto con +13,5%, seguito dal Primitivo di Puglia con il +12,6%, dal trentino Lagrein che cresce dell’11,5% e dal Pinot Nero con il +9,8%. Sul fronte dei prezzi, il costo medio per il vino a denominazione d’origine in bottiglia (Doc, Docg, Igt) è di 5,57 euro al litro, con un aumento medio del 2% sull’anno precedente, decisamente più contenuto rispetto al dato 2023, che aveva registrato aumenti superiori al 6%.
I vini più venduti
In generale, gli italiani nei supermercati preferiscono i rosati ai bianchi, i bianchi ai rossi e i vini fermi a quelli frizzanti. Al primo posto il Prosecco (Veneto e Friuli Venezia Giulia) con quasi 50 milioni di litri venduti (+4,7% rispetto all’anno precedente), seguito dal Chianti (Toscana) con oltre 16 milioni di litri e dal Lambrusco (Emilia-Romagna, Lombardia) con oltre 15 milioni di litri, che però fanno registarre performance peggiori dell’anno scorso (-2,9% e -4%). Ai piedi del podio il Montepulciano (Abruzzo), seguito dalla Chardonnay. Da notare le buone performance del Vermentino (Sardegna, Toscana, Liguria), al sesto posto in classifica, che cresce dell’11,7% con oltre 11 milioni e 600mila litri venduti, della Ribolla (Friuli-Venezia Giulia), all’ottavo posto con quasi 8 milioni e 700mila litri venduti (+11,3%) e del Primitivo di Puglia, all’undicesimo posto con 7 milioni e 350mila litri (+11,8%). In top ten troviamo anche Muller Thurgau (Trentino-Alto Adige) e Barbera (Piemonte), rispettivamente al sesto e settimo posto, e il Nero d’Avola (Sicilia) al decimo.
L’analisi
“Il 2024 ha visto migliorare il dato (pur sempre negativo) del vino. La frenata dovuta ai prezzi sembra alle spalle, in uno scenario che però non lascia del tutto spazio all’ottimismo e a previsioni di crescita sostenuta della categoria – ha dichiara Virgilio Romano, Business Insight Director di Circana - Nel 2024, le scelte degli shopper si sono indirizzate verso un minor acquisto e verso brand/tipologie con un prezzo più basso per la salvaguardia del proprio budget di spesa, eppure segnali positivi ci sono e su quelli bisogna continuare a lavorare. Sarà necessario sfruttare questo attuale equilibrio, anche se ancora precario, per fare le scelte intelligenti e lungimiranti e trovare le strategie più efficaci per contrastare una situazione inalterata dal punto di vista dell’offerta e in calo dal punto di vista della domanda, avendo come faro il consumatore”.