Chiarli Quintopasso, la riscossa del Lambrusco di Sorbara è femmina

di LORENZO FRASSOLDATI
19 settembre 2023
Tommaso Chiarli

Tommaso Chiarli

Bollicine di Lambrusco di Sorbara (il Vecchia Modena Premium 2021) che vincono la medaglia d’oro al campionato mondiale dei vini spumanti a Londra accanto ai ‘grandi’ dello Champagne e alle grandi firme di Trentodoc e Franciacorta. Chi se lo sarebbe aspettato solo dieci anni fa?

La famiglia Chiarli a Modena muoveva i suoi primi passi nel mondo del vino mentre si faceva l’Italia con i Mille di Garibaldi. Una storia famigliare, dedicata al Lambrusco, che abbraccia cinque generazioni e racconta l’evoluzione di un vino e un territorio che ha fatto la storia dell’enologia italiana. Il vino-icona dell’Emilia ha vissuto un vero e proprio rinascimento negli ultimi vent’anni : è rimasto un bicchiere ‘pop’ ma ormai è ospite fisso sulle guide e al centro di degustazioni ed eventi (oltre che campione di exxport).

Il gruppo Chiarli è stato pioniere nel far evolvere le uve Sorbara verso il metodo classico, a fare del Modenese la ‘champagne’  dell’Emilia. Il progetto Quintopasso è nato così nel 2010, quando in casa Chiarli ci si convince che il Sorbara, il Sorbara delle vigne di Sozzigalli, abbia una marcia in più. Si tratta di un clone molto vecchio, quasi scomparso, poco produttivo, difficile da coltivare, che però ha una particolarità unica: è femmina. Possiede il Dna dell’uva selvatica e va impollinata con piante di Lambrusco Salamino, piantate tra i filari, ma raccolte e vinificate a parte. Un clone, quindi, diverso da tutti gli altri, che possiede un’acidità inarrivabile, mantenuta fino a piena maturazione; il che significa frutto, tensione e bevibilità. 

Perché non tentare la strada di un metodo classico? L’assaggio del primo Rosè Brut, annata 2011 è una rivelazione, dove frutto e acidità si rincorrono con sorprendente energia. Nasce così Quintopasso, l’azienda della famiglia Chiarli dedicata al vitigno di Sorbara metodo classico.  Le 'cinque sorelle' Quintopasso sono: il Rosé Brut, un Sorbara in purezza; la Cuvée Paradiso, assemblaggio di Sorbara e Chardonnay; Pas Dosé, Chardonnay più un saldo di Sorbara; Cuvée Paradiso Millesimato, prodotto solo nella versione Magnum e, appunto, l’ultima arrivata, Maestro, un Lambrusco di Sorbara in purezza metodo classico, sempre dalla Tenuta Sozzigalli. Un vino – così lo definisce Tommaso Chiarli - “danzante e sfaccettato, come un metodo classico deve essere. Il frutto intatto, l’acidità affilata, la pulizia straordinaria e tutto più intenso, più definito, più vitale.  In altre parole, l’arte dell’essenzialità.”

Gli assaggi

Maestro 2018 , colore rosato deciso luminoso e intenso, naso tra ribes e fragola, in bocca esplosivo e scattante (15,90 € allo shop online). Cuvée Paradiso, in equilibrio tra la freschezza nervosa del Sorbara e la solarità dello Chardonnay. Ampio e appagante (17,30 €). Poi due classici di casa Chiarli: Lambrusco del Fondatore, pluripremiato. Sorbara in purezza, floreale, elegante, intenso, si sposa dalla pizza ai crudi di mare (10,70 €). E il Grasparossa in purezza ‘Vigneto Cialdini’, cru dalle colline di Castelvetro, intenso, morbido e austero (9,60 €).

Info: www.quintopasso.it e www.chiarli.it