Caprai, il Sagrantino glocal per un mondo migliore
La storica cantina umbra dà lavoro ai rifugiati richiedenti asilo e, attraverso il progetto #CAPRAI4LOVE, contribuisce al recupero di opere d’arte del territorio
Il Sagrantino, vitigno-vino iconico dell’Umbria, può essere definito anche ‘re dei migranti’. Il perché lo spiega il professor Attilio Scienza: “Non si sa da dove provenga questo vitigno, che ancora oggi è misterioso e per questo affascinante: un vitigno indiscutibilmente migrante e altrettanto indiscutibilmente unico. Il valore di questo vitigno è di essere irripetibile, nessun vitigno ha queste caratteristiche a livello mondiale. Nel Sagrantino e nel progetto #CAPRAI4LOVE c’è il futuro della viticoltura, non solo umbra”.
Il progetto #CAPRAI4LOVE – sulla scia dell’onorificenza di Ufficiale al Merito della Repubblica Italiana conferita a Marco Caprai lo scorso 20 marzo per il suo impegno nell’integrazione dei rifugiati richiedenti asilo – quest’anno sarà dedicato al restauro, in collaborazione con il Comune di Bevagna, della Chiesa della Beata Vergine Maria di Costantinopoli, presidio religioso fortemente legato ai valori dell’accoglienza e dell’integrazione. “Dalla sua prima edizione del 2013 – spiega Marco Caprai, numero uno della cantina Arnaldo Caprai di Montefalco – il progetto #CAPRAI4LOVE ormai fa parte integrante e tangibile della filosofia della nostra cantina. Con questa nuova edizione di #CAPRAI4LOVE vogliamo ancora una volta restituire un dividendo sociale alla comunità, fatta anche di migranti, in cui viviamo e suggellare un’onorificenza straordinaria che il presidente Mattarella ha voluto assegnarmi per il nostro impegno nell’aiutare i rifugiati della Caritas di Foligno e non solo a inserirsi nel mondo del lavoro e nella società in generale: fino a oggi sono oltre 200 i richiedenti asilo a cui abbiamo dato un impiego, a partire dal 2016. Due terzi dei nostri lavoranti in campagna sono migranti, provenienti da 23 nazioni diverse”.
#CAPRAI4LOVE è un progetto promosso dall’azienda Arnaldo Caprai dal 2013 per il recupero di opere d’arte territoriali attraverso la valorizzazione del fare impresa e il coinvolgimento di associazioni e amministrazioni locali. L’attività di restauro e risanamento conservativo della Chiesa della Beata Vergine Maria di Costantinopoli di Bevagna sarà realizzata in collaborazione con il Comune di Bevagna, proprietario del bene. I lavori potrebbero essere ultimati entro fine anno e l’inaugurazione potrebbe avere luogo a dicembre. Oltre al restauro della chiesetta “sarà anche realizzato un parco antistante per favorire quella socialità, quella fratellanza e quei legami di cui il vino è il simbolo”.
La bottiglia di Montefalco Sagrantino Docg annata 2020 – le cui vendite finanzieranno questa iniziativa - sarà firmata da Luigi Frappi, pittore del territorio umbro. La tiratura sarà di 2.000 bottiglie e il prezzo al pubblico di 40 euro (acquistabile anche sullo shop online della cantina sul sito www.arnaldocaprai.it). L’opera di Frappi ritrae proprio la Chiesa della Beata Vergine Maria di Costantinopoli di Bevagna sullo sfondo del tipico paesaggio umbro, dal sapore bucolico e romantico, a tratti d’antan.