Cantina Valle Isarco, la nicchia di alta qualità nell’Alto Adige più estremo

PREZZI&QUALITA’ – I rinomati vini nascono dai vigneti più a nord d’Italia, su colline terrazzate che raggiungono i 1.000 metri d’altitudine, con pendenze oltre il 70 per cento

di LORENZO FRASSOLDATI
8 maggio 2024
Vigneti terrazzati della Valle Isarco e Armin Gratl, direttore della cantina cooperativca

Vigneti terrazzati della Valle Isarco e Armin Gratl, direttore della cantina cooperativca

I bianchi (ma anche i rossi) che vengono dal freddo stanno sul confine con l’Austria, dai vigneti più settentrionali del Paese. La Valle Isarco è una nicchia di alta qualità nel territorio altoatesino. Le vigne stanno su pendii terrazzati ad altitudini fra 400 e 850 metri, con punte fino a 1.000 metri. Pendenze medie dal 30 al 70 per cento, ma anche oltre.

Quindi è viticoltura eroica quella dei 135 soci della cooperativa Cantina Valle Isarco-Eisacktalwein che lavorano manualmente 150 ettari di vigna in 11 Comuni, da Bolzano fino a Bressanone (Varna, Bressanone, Funes/Tiso, Velturno, Chiusa, Laion, Castelrotto, Villandro, Barbiano, Fié e Renon). Ogni anno vengono prodotte 950mila bottiglie che rappresentano 14 varietà (10 bianche, 4 rosse), per un totale di 31 etichette la cui punta di diamante è rappresentata dalla cuvée Adamantis (un super-white) e dalla selezione Aristos. Il 95% della produzione di Cantina Valle Isarco è dedicata ai vini bianchi, dove primeggia il Kerner affiancato da Sylvaner, Grüner Veltliner, Gewürztraminer e Müller Thurgau, mentre nel 5% di produzione di rossi spicca il Pinot Nero Riserva Aristos.

“Siamo una realtà composta da 135 famiglie che abitano tutte in valle Isarco, tra Bolzano e Bressanone, e che coltivano le loro vigne al 90% in famiglia, senza dipendenti – spiega il direttore Armin Gratl –. Ciascuna famiglia possiede un proprio maso circondato in media da circa un ettaro di vigna, curato e lavorato in proprio”. Il fatturato è di circa 8 milioni euro, all’85% nel canale Ho.re.ca in Italia (di cui la metà in Alto Adige) e per il 15% all’estero.

A guidare Cantina Valle Isarco – che nel 2021 ha festeggiato i 60 anni - ci sono il presidente, in carica dal 2010, Peter Baumgartner, e il direttore generale Armin Gratl, dal 2013. L’80% delle viti non è trattato con erbicidi e l’erba viene tagliata a mano. Eroico è anche il lavoro che viene svolto manualmente in vigna, per cui qui si lavora un terzo di ore in più rispetto ad altre zone collinari dell’Alto Adige dove è possibile meccanizzare il processo. Dalla vendemmia 2020 i vini Cantina Valle Isarco recano la firma di Riccardo Cotarella, superstar degli enologi italiani.

Gli assaggi

I tre vini degustati
I tre vini degustati

Condizioni climatiche, morfologia dei terreni e alta qualità delle uve hanno reso oggi i bianchi della cantina fra i vini più rinomati dell‘Alto Adige. Il particolare microclima, caratterizzato da calde giornate estive e rigide notti nel periodo della vendemmia, assicura vini freschi, fruttati e di grande mineralità. La linea Aristos è una super-selezione di 9 bianchi e un rosso, con rese bassissime (da 25 a 50 hl per ettaro). Kerner e Sylvaner Aristos 2022 sono due bianchi superpremiati dal naso di pesca e mela verde , al palato scattanti, vibranti, freschissimi (prezzi tra i 18 e i 19 € online). Il Pinot Nero Aristos 2021 è un vero grande rosso di montagna, elegantissimo, in equilibrio tra struttura e verticalità, agile ma di grande personalità (32,50 €).

Info: www.kellerei-eisacktal.it