Cantina San Paolo, il cuore dell’Alto Adige vinicolo

PREZZI&QUALITA’ – Fondata nel 1907, la cooperativa conta oggi 200 soci che si prendono cura di 185 ettari di vigneti sul versante meridionale delle Alpi

di LORENZO FRASSOLDATI
5 giugno 2024
Il direttore commerciale Tobias Leimbruber e l'enologo Philipp Zublasing (©AlexFilz)

Il direttore commerciale Tobias Leimbruber e l'enologo Philipp Zublasing (©AlexFilz)

Il Comune di Appiano sulla Strada del vino, pochi chilometri a sud di Bolzano, ha meno di 15.000 abitanti ma conta ben 19 cantine tra cooperative e privati. E’ il comune vitivinicolo più importante dell’Alto Adige.

La Cantina San Paolo (Kellerei St. Pauls, in tedesco), fondata nel 1907 da 36 viticoltori di Appiano, conta oggi 200 soci che si prendono cura di 185 ettari di vigneti, a conduzione integrata (certificata SQNPI), dislocati soprattutto nelle frazioni circostanti al paese, fino ad arrivare nel cuore del centro abitato di San Paolo. Gli ettari vitati si contraddistinguono per una grande varietà di esposizioni, altitudini (dai 300 ai 700 metri s.l.m.) e morfologia di terreni.

La sede della Cantina San Paolo (©JanPalma)
La sede della Cantina San Paolo (©JanPalma)

San Paolo, frazione di Appiano, è un borgo medievale: qui tutto profuma di mosti e di vino. La cantina sociale risale ai primi del ‘900 e fintanto che non fu ultimato il possente edificio di quattro piani al centro del paese, nelle case dei viticoltori si vinificava in tante cantine interrate sotterranee. Il Pinot Bianco è l’uva principale della cantina e rappresenta il 16% della superficie vitata; subito a seguire il Pinot Nero con il 14,5%, il Gewürztraminer con il 14% e il Sauvignon con il 10,5%. I vigneti si trovano in una posizione riparata sul versante meridionale delle Alpi, riscaldati da 1.800 ore di sole all’anno, ben ventilati dai venti provenienti dalla Costiera della Mendola e accarezzati da un clima caratterizzato da giornate calde e notti fresche. Nel 2023 sono state commercializzate 1,7 milioni di bottiglie per un fatturato complessivo di 10,5 milioni di euro.

I vigneti di San Paolo con vista sul campanile del borgo (©AlexFilz)
I vigneti di San Paolo con vista sul campanile del borgo (©AlexFilz)

La Kellerei St. Pauls ha avviato nel 2024 un percorso allo scopo di far crescere il valore del marchio e posizionare le etichette più in alto, tra le eccellenze della regione. Allo scopo il presidente Bernhard Leimegger , d’intesa coi soci, ha rinnovato il team di vertice della cantina con l’ingresso di Tobias Leimgruber nel comparto commerciale e marketing e dell’enologo Philipp Zublasing, due giovani di solide esperienze professionali. Prime mosse: si investirà sulla sostenibilità riducendo peso e spessore delle bottiglie di vetro e si rinnoverà la linea Praeclarus per le bollicine metodo classico.

Gli assaggi

I 4 vini assaggiati
I 4 vini assaggiati

Il Plötzner 2023 è una delle etichette storiche della cantina, davvero uno dei migliori Pinot bianchi (Weissburgunder) della regione. Grande naso di mela e fiori bianchi , al gusto teso e vibrante (13,50 € allo shop online). La tensione è la cifra anche del Sauvignon blanc Gfill 2023 dai vigneti più alti attorno al paese: agrumi e spezie al naso, in bocca bella freschezza e sapidità (11,30 €). Poi due rossi: la Schiava (Vernatsch in tedesco) Missianer 2023, bouquet discreto di amarena e fragola; floreale e succoso in bocca, perfetto anche in estate appena rinfrescato (11,20 €). Un rosso più intenso è il Luzia Pinot Nero 2022, affinato in legni grandi, si propone con piccoli frutti rossi al naso, al gusto vellutato e lunghe note finali speziate e fruttate (14,60 €).

Info: www.stpauls.wine