Brezza Riva Silente, lo spumante concepito sulle montagne che nasce dal lago
Cantina di Riva lancia le prime bottiglie di Trentodoc affinato per cinque anni nelle acque del Garda, a 40 metri di profondità. Nuovo fiore all’occhiello di una produzione d’eccellenza

La bottiglia di Brezza Riva Silente, appena riemersa dal lago e, a destra, imbottigliata ed etichettata
Brezza come il vento che scende dalla montagna e accarezza i vigneti, Silente come il fondo del lago dove riposa per cinque lunghi anni. Brezza Riva Silente è il nuovo vino di Cantina di Riva, un Trentodoc affinato nelle acque del Garda, uno spumante blanc de blancs da Chardonnay in purezza.
Il nuovo spumante

Un prodotto unico, una scommessa ora pronta ad affrontare la prova del mercato, con le prime bottiglie in edizione limitata del Brezza Rivale Silente 2019 appena messe in commercio. Un’idea nata in parte anche per necessità, perché lo spazio in cantina era sempre meno e allora proviamo a mettere qualche centinaio di bottiglie in fondo al lago, poi si è visto che l’effetto non era affatto male e allora le bottiglie sono diventate migliaia, circa 1.000-1.300 per annata. A 40 metri di profondità, vegliate dalla statua sommersa del Cristo Silente, avvolte dalle acque del Benaco a una temperatura costante tra i 9 e i 13 gradi. Le uve arrivano invece dall’alto, da un vigneto storico a 450 metri d’altitudine, sui terrazzamenti di quell’Alto Tennese battuto da venti che garantiscono una significativa escursione termica.
Tra lago e montagna

E’ così che a Riva del Garda, i terùn della denominazione si sono inventati un Trentodoc atipico, fortemente personale, sfruttando quel lago che fa tanto microclima mediterraneo più che montagna, che richiama Chiaretto e Lugana più che Chardonnay e bollicine, per sviluppare un prodotto difficilmente replicabile. Uno spumante che affina molto lentamente, e non a caso la prima annata commercializzata, a febbraio 2025, è addirittura la 2019, ma che premia l’attesa con sorsi di rara eleganza.
La degustazione

Più che discorsi su note più o meno agrumate, sentori terziari e persistenze, caratteristiche tutto sommato riscontrabili in tante altre produzioni di qualità, a colpire è la particolarità della bollicina, prima cifra distintiva di ogni spumante che si rispetti. Densa e fine, quasi una spuma, lentissima a salire nel bicchiere. Sensazioni visive che al palato si ritrovano nella trama setosa e avvolgente che accompagna il sorso. Il vero plus del lago è dunque la pressione che l’acqua esercita sulle bottiglie, sottoponendole a quella che se fossimo in cucina definiremmo una ‘cottura lenta’, tanto in voga adesso.
Agraria Riva del Garda

Una bella soddisfazione questo Brezza Riva Silente per Cantina di Riva, il pilastro principale di Agraria Riva del Garda, cooperativa di 300 soci che esprime l’eccellenza enogastronomica di questo spicchio di Benaco trentino, ponte tra lago e montagna. Oltre ai Trentodoc, oggi arricchiti da questa nuova referenza, l'azienda produce due linee di vini fermi più una gamma selezione, prediligendo varietà autoctone quali Müller Thurgau o Marzemino, oppure internazionali di grande tradizione trentina come Cabernet e Pinot Grigio. “Cantina di Riva rappresenta circa il 50% del fatturato mentre il 20% viene da Frantoio di Riva (l’olio, altro prodotto distintivo del territorio, ndr) e il 20% dal negozio”, racconta Masismo Fia, direttore generale della cooperativa che negli ultimi lustri ha contribuito a modernizzare, affiancato dal presidente Giorgio Plannchestainer e dal direttore di produzione (ed enologo) Fulvio Battelini.
Storia e investimenti

Anche da qui si capisce dunque come lo spumante affinato nel lago – tra l’altro spesso controllato dallo stesso Fia, appassionato sommozzatore – non sia un vezzo commerciale ma un progetto che si inserisce in un preciso contesto, contesto fortemente territoriale, caratterizzato da investimenti che hanno visto nascere ad esempio lo Store Ruale, negozio di 700 metri quadri con prodotti d’eccellenza e sala degustazioni, oggi dotato anche di shop online in tre lingue, che oggi vale appunto quasi un terzo degli incassi totali di Agraria Riva del Garda (15,3 milioni di fatturato annuo). E gli investimenti, per la cooperativa che l’anno prossima compirà 100 anni e per l’occasione si regalerà un nuovo nome, non soni finiti: è infatti già in essere un piano da 10 milioni per modernizzare strutture e impianti, compresa una nuova e più ampia cantina.