Bindella, un brindisi ai 10 anni di Vallocaia

La tenuta di Montepulciano, che ha da poco spento le 40 candeline, celebra il suo vino simbolo con una verticale delle annate più rappresentative

di CAMILLA GARAVAGLIA
16 gennaio 2025
I vini Vallocaia della verticale e l'enologo Giovanni Capuano

I vini Vallocaia della verticale e l'enologo Giovanni Capuano

Dopo aver spento le quaranta candeline, Bindella – Tenuta Vallocaia ha deciso di alzare nuovamente i calici per festeggiare un altro momento speciale: i dieci anni di Vallocaia, il vino simbolo della tenuta. Un’occasione che ha unito il meglio di due mondi: grandi vini e fine dining del ristorante L’Alchimia di Milano.

La storia di Bindella – Tenuta Vallocaia

“Vallocaia era un diamante grezzo a Montepulciano, una gemma che non vedeva l’ora di tornare a brillare”. Acquisita nel 1983 da Rudi Bindella, la tenuta è passata da pochi ettari di vigneto ad una realtà che oggi si estende su 54 ettari vitati (più 16 di uliveto e altri 76 a seminativi e bosco) dove la natura e il rispetto per il territorio sono al centro di tutto. Qui, in un punto in cui il panorama è di una bellezza struggente, nascono vini che raccontano la personalità del Sangiovese e il carattere unico delle colline di Montepulciano.

Se il 2023 è stato l’anno del quarantesimo anniversario, il 2025 avrà ben due ricorrenze da festeggiare: i 40 anni dalla prima vendemmia di Vino Nobile di Montepulciano Bindella - lanciato poi nel 1988 - e il decennale dell’inizio del rinnovamento della Tenuta Vallocaia con il nuovo splendido punto di accoglienza.

Un brindisi a Vallocaia

Rimanendo sempre in tema di anniversari, dieci anni fa è stato presentato il primo Vallocaia vendemmia 2010. Vallocaia per Rudi Bindella non è solo un toponimo, ma una dichiarazione d’amore per il territorio. Ecco perché è questo il nome scelto per il Vino Nobile di Montepulciano Riserva presentato nel 2014 (annata 2010) e prodotto con i migliori vigneti della tenuta. Composto al 95% da Sangiovese e al 5% da Colorino, il Vallocaia Riserva di Vino Nobile di Montepulciano nasce da terreni ricchi e con particolare concentrazione di sabbia, terreni che conferiscono al vino struttura e profondità.

I vini della verticale, sullo sfondo il bar di Alchimia
I vini della verticale, sullo sfondo il bar di Alchimia

Proprio per celebrare questo decennio, Bindella ha presentato una verticale con alcune delle annate più rappresentative, offrendo uno sguardo sull’evoluzione di questo vino nel tempo. Non c’era posto migliore per fare questo del ristorante L’Alchimia di Milano, con il menu studiato appositamente dallo chef Giuseppe Postorino per esaltare la complessità di questo vino e dei suoi sentori (uno su tutti, l’iris: il toscanissimo giaggiolo). A guidare la degustazione l’enologo Giovanni Capuano, da 25 anni legato nel profondo a questa realtà dall’anima svizzera e dal cuore toscano.